© canonieroMILANO - Se sarà solo un vento di tramontana o se, invece, diventerà una tormenta lo scopriremo nelle prossime settimane, fatto sta che i barometri hanno iniziato a rilevare i primi spifferi relativi al rinnovo di Gigio Donnarumma e alle sue possibili e comprensibili difficoltà. La base da cui partire è che il ragazzo, a più riprese, ha ribadito la sua volontà di voler rimanere al Milan, ma per farlo serve un nuovo contratto visto che quello attuale scadrà il 30 giugno 2021. Il fatto che Gigio voglia restare può essere un fattore a favore dei rossoneri con Paolo Maldini che, nella conferenza stampa di inizio stagione, aveva tenuto a specificare come la società fosse pronta a sottoporre al giocatore e al suo entourage un contratto che equivalesse al suo effettivo valore. L’idea era quella di un triennale fino al 30 giugno 2023 con una base fissa di 6 milioni più ricchi bonus che potessero portare l’indotto a superare i 7 milioni. Cifre importanti, che farebbero la gioia di parecchi giocatori e probabilmente anche di Gigio, ma dall’altro lato del tavolo si siederà quella vecchia volpe di Mino Raiola, che ha tutta l’intenzione di provare a portare a casa il miglior risultato possibile.
L’agente sa di essere in una posizione di vantaggio nei confronti del Milan, perché la scadenza contrattuale di Gigio potrebbe permettergli di portarlo via gratis a partire da febbraio 2021, ovvero quando potrà accordarsi con altri club per portare Donnarumma a parametro zero in un altro club. E lui, visto che non ci sarebbero esborsi per il cartellino, si potrebbe prospettare una ricchissima commissione. Il Milan questo lo sa bene e lo sa anche la sua proprietà, che in tempi non sospetti aveva iniziato a temere lo scenario che si sta per prospettare. Il fatto che Raiola voglia parlare con il club a mercato chiuso, inoltre, lega le mani al Milan che sarebbe impossibilitato a vendere Gigio in questa finestra di mercato per provare a ricavare una plusvalenza.
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