© Marco CanonieroMILANO - Per Radja Nainggolan è tempo di pensare a un girone di ritorno che con ogni probabilità lo vedrà di nuovo lontano da Milano. Che il centrocampista belga non faccia più parte dei piani dell’Inter lo dicono, oltre ai numeri - 5 presenze totale da inizio stagione per mettere insieme, udite udite, la bellezza di 45 minuti più recuperi in totale, senza mai lasciare il segno - anche la decisione di Conte di lasciare il Ninja a casa nell’ultima trasferta della stagione giocata a Verona (come peraltro già successo contro lo Spezia). Scelta tecnica, nonostante per l’occasione l’Inter dovesse già fare i conti con assenze nel reparto. Nainggolan evidentemente è uno di quei giocatori considerati non funzionali al progetto e utili magari al club per fare cassa. Nel mercato di gennaio è praticamente certo che farà le valigie per trovare più minuti in campo, considerato che stavolta i nerazzurri non si opporranno a una partenza eventualmente anche in prestito oneroso - ipotesi che invece era stata scartata in estate.
Già, perché Nainggolan nel mercato estivo era stato vicinissimo a tornare a Cagliari, dove nella passata stagione a questo punto del torneo viaggiava a 14 presenze (gran parte delle quali da titolare), 4 gol e 4 assist. Un giocatore ritrovato dopo l’esperienza controversa all’Inter. Il mancato accordo tra i due club però, con l’Inter che puntava a una cessione a titolo definitivo, mentre il Cagliari puntava più su un nuovo prestito, ha fatto sì che l’ex giallorosso si ritrovasse di nuovo a Milano. L’obiettivo, in questi sei mesi, era quello di rilanciarsi e conquistare Conte. Di fatto però l’operazione rilancio sembra definitivamente finita in soffitta.