TORINO - Al di là del quando (domani, appunto: Pavel Nedved è stato chiaro) inciderà parecchio il “come” arriverà Ronaldo. Con quale stato d’animo, con quale umore, con quali motivazioni, con quale convinzione. Nel senso che giocoforza le voci e le indiscrezioni che l’hanno accompagnato fino ad ora proseguiranno e faranno il paio con i rumors legati al destino di Mbappé, di Kane e degli altri top player che potrebbero essere coinvolti in un effetto domino di mercato (sia pure a sorpresa). E nel senso che il ritorno alla Juventus da parte di CR7 avverrà al termine di un periodo di vacanza caratterizzata da una certa distanza di fondo e mancanza di empatia. Aspetti che, appunto, hanno avvalorato e fomentato il fatto che qualche scricchiolio d’addio potesse in fin dei conti esserci.
Futuro Ronaldo, le frasi dei dirigenti della Juve
Emblematiche sono le frasi dei dirigenti bianconeri a tema. Prima il responsabile del mercato Federico Cherubini: «Non c’è stato nessun segnale da parte sua di un trasferimento». Era il 1° luglio, presentazione del nuovo organigramma juventino. Poi Nedved, sempre ai calendari: «Non abbiamo riscontri dal suo entourage della sua volontà di andare via». E ancora ieri: «Tornerà, è convocato e resterà». Insomma, tutti a rimarcare che non ha detto di voler andare via ma nessuno si spinge a dire chiaro e tondo che voglia restare. La classica frasetta “ci ha comunicato che non vede l’ora di tornare e provare a vincere” che di solito non manca mai.
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