Juve-Milan: ieri Kaio Jorge, domani Vlahovic

I due club hanno duellato sul mercato per il brasiliano, diventato bianconero, e la prossima stagione promettono di farlo per il talento serbo della Fiorentina
Juve-Milan: ieri Kaio Jorge, domani Vlahovic© Getty Images

Una estate in cui, soprattutto per le italiane, sono girati pochi soldi. Una condizione che ha posto i club nella condizione di cercare l’affare a basso costo, meglio ancora se a costo zero e, meglio ancora, se giovane. Paletti stretti, che hanno costretto parecchie società a convergere sullo stesso obiettivo. Come capitato a Juventus e Milan, avversarie dirette sul campo domani e sul mercato fino al 31 agosto. Si sono confrontate su un giocatore che era già pronto per essere ingaggiato, ovvero Kaio Jorge. Il talento brasiliano era in uscita dal Santos: contratto in scadenza a fine anno, era uno dei profili più interessanti da intercettare, soprattutto vista la determinazione del 19enne a voler lasciare il Paese natio per dedicarsi a una esperienza formativa in Europa. Un duello a tre, con Juventus e Milan a staccare subito il Benfica nella corsa all’attaccante. E con i bianconeri a piazzare lo scatto decisivo poco dopo Ferragosto, con un milione e mezzo al Santos (più altri bonus fino a 2 milioni e mezzo, tra obiettivi di squadra e del singolo) e un contratto fino al 2026 per Kaio Jorge.

Il brasiliano non è stato l’unico attaccante su cui i due club si sono mossi in contemporanea. L’altro è stato uno dei pezzi pregiati del mercato: Dusan Vlahovic. Un giocatore che esula dall’introduzione fatta, dal momento che la sua valutazione da parte della Fiorentina non scende sotto i 40 milioni. Una cifra che non ha fatto avvicinare Juventus e Milan (e Inter, in Italia) al passo decisivo, ma un affare che potrebbe tornare d’attualità la prossima estate. Il calcio italiano - e mondiale - è stato infatti stravolto dalla pandemia, che ha inciso profondamente sui conti. La stagione attuale promette di essere quella della ripartenza, con un aiuto ai conti del club tra stadi che riaprono e sponsor che comunque non abbandonano il traino del pallone. Per questo Vlahovic tornerà sicuramente di attualità nel 2022, anche se ci sarà da tenere in conto l’eventuale inserimento di club oggi forti economicamente e, soprattutto, delle capacità del serbo che - sull’onda dei 21 gol nella scorsa stagione - si è presentato con tre reti in altrettante giornate di campionato, premesse per un aumento della valutazione.

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