TORINO - Il 18 gennaio la Juventus avrà un Consiglio di amministrazione nuovo di zecca, dopo il terremoto societario del 28 novembre. E nel nuovo Cda, come ha già anticipato John Elkann in persona, siederanno figure tecniche legate al mondo dell’economia, della finanza e della giurisprudenza. Perciò non ci sarà spazio per uomini di calcio all’interno di una governance, guidata dal futuro presidente Ferrero e dal direttore generale Scanavino, chiamata a due missioni diverse, ma strettamente correlate: rimettere in ordine i conti e respingere con puntiglio le accuse sui vari fronti della giustizia, ordinaria con l’inchiesta Prisma, sportiva con il fascicolo della Figc e sportiva straniera con le indagini della Uefa.
