Domanda e offerta
I desiderata di Bastoni si fondano su principi specifici e ben radicati: riconoscenza, senso di appartenenza e ovviamente le qualità di un calciatore che vuole essere un pilastro dell’Inter del presente e di quella futura. Alessandro – così come chi ne cura gli interessi – non dimentica la reazione avuta quando le big della Premier, vedi Tottenham e Manchester City, avevano palesato un interesse concreto, con una risposta decisa e determinata: quella del voler restare a Milano senza se e senza ma. Il ragazzo non aveva voluto sapere nulla delle sterline inglesi per lo stesso motivo per cui oggi spera ancora di trovare la quadra con la società di Viale della Liberazione, è un interista che difende in campo l’adorata maglia e vuole vincere con quei colori tanto amati. Questo particolare però non deve, paradossalmente, giocare a sfavore di Bastoni con un rinnovo al ribasso. Negli incontri degli scorsi mesi infatti la proposta dell’Inter era stata molto lontana dalle speranze del calciatore. E ad oggi la forbice tra domanda e offerta resta comunque significativa. Chi è vicino all’atleta assicura che non pretenda 7 milioni annui (ingaggio che i nerazzurri difficilmente potrebbero permettersi), ma nemmeno possa accettarne poco più della metà. Probabilmente 5 milioni più bonus potrebbero accontentare tutti, serve insomma venirsi incontro.