Torino, problema in porta. Ma Juric: “Milinkovic-Savic? Sarà confermato"

È dai tempi di Sirigu che mancano miracoli tra i pali. Il serbo ha da poco rinnovato fino al ‘26, però ai granata servirà un secondo di valore
Torino, problema in porta. Ma Juric: “Milinkovic-Savic? Sarà confermato"© Marco Canoniero

TORINO - Evidenza dei fatti: il miglioramento di Vanja Milinkovic-Savic non è sufficiente per rendere il portiere serbo un autorevole primo portiere del Torino. Nella passata stagione il numero 32 granata era stato messo in panchina da Ivan Juric (in 8 delle ultime 10 giornate), dopo una lunga serie di errori che erano costati tanti punti. In questa sarebbe questo finale di stagione, l’arco di tempo nel quale dargli un periodo di riflessione, ma probabilmente questo non succederà per mancanza di alternative. Berisha è tagliato fuori e in estate cambierà aria, mentre in panchina il tecnico croato assieme a Gemello si sta portando dietro Fiorenza. Il primo, pure, tra pochi mesi è bene vada a giocare, per compiere quella maturazione che nel Toro non gli è consentita, mentre il secondo è un promettente Primavera. Molto probabile, anche tenendo conto delle parole rilasciate sabato sera dall’allenatore, prevedere che nelle ultime sei partite il titolare sarà ancora Milinkovic. «Problema Vanja? No, io sono molto soddisfatto di lui, ha disputato un’ottima annata. Questa volta non ha fatto bene, ma tutti noi confermiamo la fiducia nei suoi confronti. Quando lanci un giovane portiere paghi qualcosa, possono esserci degli alti e bassi, ma va aspettato. Come avevo già detto, rispetto al campionato passato ha avuto evidenti progressi». Detto che a 26 anni non è più così giovane, rimangono forti perplessità sulla piena affidabilità di Milinkovic. È un po’ più coraggioso in uscita, un po’ più sicuro nelle parate - non tenendo conto dell’ultima prestazione - ma ancora non basta. Una, la qualità che gli è da sempre riconosciuta: il lancio lungo. Variabile importante, nel gioco di Juric. Il quale, evidentemente, digerisce le incertezze del suo portiere ritenendolo un valore aggiunto quando si tratta di ribaltare il fronte.

Torino, a decidere il futuro di Milinkovic sarà Juric

Per il resto, bilanciando pregi e difetti, sono più i secondi dei primi. Mettendo a confronto chi lo ha preceduto, cioè Sirigu, la sensazione si fa evidenza. È più sicuro nelle parate, ma è molto raro che di Milinkovic si ricordino autentici miracoli. L’ex azzurro, al contrario, aveva faticato nell’ultima stagione (2020-21), ma nelle tre precedenti aveva portato in dote tantissimi punti, al Toro. Quelli assegnabili a interventi del serbo? Pochi. E se a Roma contro la Lazio era stato salvato dalla buona sorte - colpo di testa di Zaccagni, pallone che gli sfugge dalle mani anche a causa del tronco non allineato alle braccia e gol evitato sulla linea di porta - sabato sera un suo palese errore tecnico ha portato al gol dell’Atalanta: nell’unica conclusione dei nerazzurri di tutto il primo tempo, autore l’ex Zappacosta, invece che coprire il palo (avrebbe potuto “sentire” la posizione sfi orando il palo stesso) lascia lo spazio nel quale il terzino fa passare il tiro vincente.

Resta il fatto che, a decidere del futuro di Milinkovic, sia Juric. Il quale ha confermato la fiducia nei suoi confronti. Vincolata anche dalla recente decisione, concordata con Cairo e Vagnati, di procedere con il rinnovo del contratto del portiere fino al 2026. A questo punto è però auspicabile un ulteriore innesto nel ruolo, per la prossima stagione. Gemello è un secondo rischioso per mancanza di esperienza, tanto che alte sono le percentuali che lo vedono lontano dal Fila, per la prossima annata. Il terzo potrebbe essere Fiorenza, mentre per l’alternativa a Milinkovic la pista tecnicamente più credibile conduce a Cragno, attuale vice di Di Gregorio a Monza. Altra soluzione, ma parliamo di un elemento di 37 anni, porta al milanista Tatarusanu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...