Vlasic al West Ham: “Voglio solo il Torino”

Nikola ha chiamato il ds Noble, l’allenatore Moyes e il segretario generale Pincher: e adesso aspetta la risposta di Sullivan, uno dei due proprietari del club
Vlasic al West Ham: “Voglio solo il Torino”© Marco Canoniero

TORINO - Nikola Vlasic non a guardare. E in Inghilterra il suo caso sta facendo rumore non solo a causa del contenzioso legale tra il Cska di Mosca e il West Ham davanti alla Fifa, per il mancato pagamento ai russi della seconda rata, scaduta nel luglio del 2022, da quasi 9 milioni di euro, interessi compresi. Aperta parentesi. La compravendita di due anni fa si materializzò sulle ali di un accordo da oltre 26 milioni di euro, con pagamento in tre tranche annuali, 2021, 2022 e 2023: la prossima scadenza è fissata per il 31 luglio. Assistita dalla banca britannica Barclays, la società londinese ha motivato lo stop dei pagamenti con le sanzioni emesse dalla comunità internazionale contro la Russia, per la guerra in Ucraina scatenata da Putin. Ma non è questo l’unica ragione per cui il trequartista croato sta provocando attenzioni e reazioni, lassù a Londra. Chiusa parentesi.

“Costui ha coraggio...”

«Di sicuro ha coraggio», hanno scritto. «Il mio pitbull», l’aveva d’altra parte definito Ivan Juric, ormai parecchi mesi fa. Ivan pensava innanzi tutto al prato, ovvero alla ferocia agonistica del jolly offensivo anche nella fase difensiva, senza palla. Ma il tecnico lo apprezza pure per la sua forte personalità fuori dal campo, nella vita di tutti i giorni. Un ragazzo educato, serio, con però le idee chiare in testa e ben poche remore a esprimere la propria idea nello spogliatoio, quando utile.

Per Juric è una priorità

Juric aveva fin battuto i pugni per averlo, nella scorsa estate (tranquilli, non stiamo alludendo alla rissa in Austria con Vagnati). Alla fine riuscirono ad accontentarlo. Prestito con diritto di riscatto da 13 milioni. Ora il Toro vuole sì acquistarlo, ma a cifre giudicate più eque, in linea anche con valori realistici di mercato. L’ultima offerta ufficiale via email di Vagnati agli inglesi, a cavallo della scadenza di quel diritto (sabato scorso), è arrivata a quota 9 milioni abbondanti, più 1,5 di bonus difficili. Eppure David Sullivan, presidente e comproprietario del club, ha fatto rispondere picche. E per una curiosa coincidenza il Times ha poi sparato presunte richieste ancor più alte da parte del club inglese: 18 milioni di euro. Ma ora a Londra fanno discutere anche le ultime telefonate fatte da Vlasic al tecnico del West Ham, David Moyes, al ds Mark Noble, ex centrocampista e bandiera degli Hammers, e al segretario generale Andrew Pincher, tra i principali consiglieri di Sullivan (ex proprietario dei tabloid Daily Sport e Sunday Sport: uno dei due business-man alla guida del club londinese dal 2010, l’altro è David Gold).

I 5 messaggi di Vlasic

Ordunque, sono state ben tre le telefonate di Vlasic, armato dalla volontà di Cairo e Vagnati (di comprarlo, per quanto con lo sconto) e sostenuto da Juric, che ha ripetutamente indicato il suo acquisto come una priorità. Nikola, è vero, ha avuto coraggio, come hanno subito sottolineato a Londra. Tanto al suo ex allenatore, che nella stagione 2020-’21 gli faceva vedere più la panchina che il campo, quanto al segretario generale e al ds (che due stagioni or sono giocava ancora: erano compagni nel West Ham), il grintoso folletto croato ha in sostanza detto che: 1) non ha alcuna intenzione di tornare a Londra per continuare a essere ai margini nelle scelte; 2) nel Toro è rinato, vuole restare in granata, inoltre anche la sua famiglia non intende tornare a Londra e si è adattata in fretta molto bene alla vita a Torino; 3) ha saputo che il Torino ha presentato un’offerta concreta e importante per lui; 4) ha ricordato che se mai dovesse tornare a Londra, ma soltanto perché obbligato, rappresenterebbe anche un costo notevole per il club londinese; il suo stipendio in Inghilterra, infatti, è molto più alto rispetto a quello pattuito col Toro un anno fa; 5) Vlasic ha anche comunicato che in questo momento non vuole assolutamente prendere in esame una cessione ad altri club: o il Toro o niente, insomma.

Applausi al Torino

Ha coraggio, sì. E sta continuando a giocare per il Torino, anche se il campionato è finito. Fossimo allo stadio, sentiremmo gli applausi del tifosi granata. Ora aspettiamo di vedere come andrà a finire questo braccio di ferro tra un Torino che vuole trattare e un West Ham che per ora preferisce scappare.

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