Conte: "Juve, pentito di averti lasciato. A Roma e Napoli andrei, ma..."

L'ex tecnico bianconero commenta le dimissioni dell'estate 2014 e le possibili future scelte professionali: le dichiarazioni

"L'addio più sofferto? Quello di cui mi sono più pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... Decisi di andar via". È quanto dichiarato da Antonio Conte ai microfoni di 'Belve', programma in onda sui canali Rai. L'ex tecnico bianconero, oltre che di Inter, Chelsea, Tottenham e Nazionale, ha parlato anche delle possibili future scelte professionali.

Su Roma e Napoli

"Se mi piacerebbe allenare la Roma e il Napoli? Sono due piazze che vorrei vivere per la passione che esprimono - ammette Conte senza indugio -. Spero che un domani ci sia la possibilità di fare questa esperienza. Perché non ora? Non prendo squadre in corsa perché sono situazioni create prima". Il tecnico salentino, che in carriera ha allenato anche Arezzo, Bari, Atalanta e Siena, tocca poi vari argomenti, tra cui il caso della truffa del broker Massimo Bochicchio, il 'no' all'Arabia, la lite con Mourinho e le 'sex lessons' ai calciatori...

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Sulla truffa del broker Bochicchio

"Il caso della truffa del broker Massimo Bochicchio? Mi è sembrato strano, tutto quello che è accaduto nel momento in cui è tornato in Italia, tutta questa libertà che gli è stata data. Era chiaro che aveva truffato tantissime persone. Ci sarebbe voluta molta più attenzione e io penso che ci sia stato un po’ di lassismo da questo punto di vista. Se sono riuscito a recuperare qualcosa? Una parte, l’altra vedremo cosa accadrà", aggiunge Conte.

Su Mancini e Mourinho

"Antonio Conte cosa avrebbe fatto al posto di Mancini? Non voglio entrare nella sua vicenda ma le posso dire che stando ai giornali l’Arabia avrebbe fatto un’offerta a Mancini come ad altri e mi ci metto anche io. Ma io ho rifiutato. Non avrei lasciato neppure la Nazionale per l'Arabia? No, la Nazionale è un discorso, stiamo parlando di proposte di club. Penso che Mancini abbia fatto qualcosa di storico vincendo l’Europeo. Poi c’è stata sicuramente la non partecipazione ai Mondiali… sono delle situazioni che lasciano delle ferite. Io non mi sarei più ripreso? Sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via". E sulla lite con Mourinho: "Una volta gli dissi in tono minaccioso 'Vediamoci nel mio ufficio'? Io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai", prosegue Conte.

Sulle 'sex lessons' ai calciatori

"Le mie istruzioni ai calciatori sui rapporti sessuali in periodo di competizione, che devono essere di breve durata e con minor sforzo possibile? Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare minimo sforzo possibile. In che senso? Significa essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva", conclude Antonio Conte.

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"L'addio più sofferto? Quello di cui mi sono più pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... Decisi di andar via". È quanto dichiarato da Antonio Conte ai microfoni di 'Belve', programma in onda sui canali Rai. L'ex tecnico bianconero, oltre che di Inter, Chelsea, Tottenham e Nazionale, ha parlato anche delle possibili future scelte professionali.

Su Roma e Napoli

"Se mi piacerebbe allenare la Roma e il Napoli? Sono due piazze che vorrei vivere per la passione che esprimono - ammette Conte senza indugio -. Spero che un domani ci sia la possibilità di fare questa esperienza. Perché non ora? Non prendo squadre in corsa perché sono situazioni create prima". Il tecnico salentino, che in carriera ha allenato anche Arezzo, Bari, Atalanta e Siena, tocca poi vari argomenti, tra cui il caso della truffa del broker Massimo Bochicchio, il 'no' all'Arabia, la lite con Mourinho e le 'sex lessons' ai calciatori...

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