«Se ci saranno cose concrete le svilupperemo sicuramente più avanti». Una frase che in ambito di mercato preclude più a un’apertura che a una chiusura, a una conferma (di fatto) di un interesse. Aggiungiamoci poi chi la pronuncia: l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, intervenuto alla presentazione di ‘Ficts Festival Sport Movies & tv’. E a proposito di chi: Andrea Colpani. Il centrocampista del Monza che i nerazzurri hanno messo nel mirino per rinforzare la mediana nella prossima stagione. Alto (184 cm), italiano e con una certa propensione ad andare in gol, Colpani sembra avere tutte ma proprio tutte le caratteristiche che piacciono tanto alla società quanto al tecnico Inzaghi. Poi, che Colpani in questo momento faccia molto felice anche il Monza, club dove gioca e che ne detiene il cartellino (ha un contratto fino a giugno 2028, blindatissimo) è una questione che si dovrà affrontare, ma che non preoccupa troppo gli uomini di mercato nerazzurri. Intanto perché i rapporti tra i club sono ottimi. Sempre Marotta: «Col Monza abbiamo ottimi rapporti, all'interno della sua rosa ha degli elementi validi sia per le squadre di club sia per la Nazionale». Inoltre un dirigente esperto come Adriano Galliani (ad dei biancorossi), che per ora ha negato trattative in essere che coinvolgano il centrocampista, sa benissimo che se il ragazzo continuerà così per tutta la stagione (in campionato 10 presenze e 5 gol) sarà difficile tenerlo in Brianza, se arriveranno a bussare le big. Status nel quale si riconosce l’Inter, per esempio. Alla quale Colpani piace, e tanto, come sembrano suggerire le parole di Marotta.
Su Lautaro Martinez e Lukaku
Ha parlato anche del rinnovo di Lautaro. «Per lui e per tanti altri stiamo affrontando negoziazioni che portano a prolungare la vita di questi atleti con l’Inter, ma nasce soprattutto da un forte senso di appartenenza che i ragazzi hanno dimostrato verso un club importante e questo non può che lusingarci. Lo faremo con calma, non è una situazione che ci crea problemi». L’unione tra i nerazzurri e il capitano è proprio destinata a continuare con reciproca soddisfazione, insomma. Anche perché Lautaro è attaccatissimo alla maglia tanto quanto invece non lo è stato Lukaku. Il quale ha rivisto Milano solo per prendersi tanti fischi e una buona dose di indifferenza, dopo la sconfitta rimediata dalla Roma a San Siro. «Ne abbiamo parlato a più riprese, fa parte del nostro passato - ha tagliato corto Marotta -. Dobbiamo concentrarci sul presente che è impegnativo. Per noi, il capitolo Lukaku è chiuso». Il passato dell’Inter è Lukaku, il presente è Lautaro che sarà anche futuro, come futuro potrebbe essere Colpani. E chissà se sarà ancora del presidente, Steven Zhang. «La famiglia Zhang ama l’Inter tanto quanto l’Inter deve essere riconoscente, non dimentichiamo che hanno profuso tantissime centinaia di milioni di euro di finanziamenti, è un riconoscimento che deve essere sempre scritto - ha sottolineato Marotta -. Zhang ha tanta passione ma soprattutto ha inculcato il concetto di delega, quindi noi possiamo agire in piena autonomia e lo facciamo nel migliore dei modi».