MILANO - Un po’ Dzeko, un po’ Lukaku. Mehdi Taremi, per caratteristiche fisiche e tecniche, ha tutto per essere - sulla carta, ovviamente, poi parlerà il campo - l’attaccante ideale per Simone Inzaghi. Il giocatore iraniano, come raccontiamo da giorni, è oggi uno degli obiettivi principali dell’Inter per l’estate 2024 insieme a Zielinski. Dopo aver sfiorato il Milan negli ultimi giorni dell’agosto scorso, ora il numero 9 del Porto è in cima alla lista del club nerazzurro che ha iniziato, da tempo, a tessere la tela per ingaggiarlo da svincolato il primo luglio, ovvero alla scadenza del suo contratto quadriennale con la squadra allenata da Sergio Conceiçao. Nei giorni scorsi ci sono stati ulteriori contatti con un intermediario e tutto prosegue affinché Taremi diventi uno dei nuovi colpi a zero della ditta Marotta&Ausilio. Ma perché l’Inter, al di là del contratto in scadenza e dell’ovvia opportunità economica, ha deciso di puntare con decisione su Taremi?
Come detto, il giocatore classe 1992 - compirà 32 anni il 18 luglio -, cresciuto in patria nel Persepolis e sbarcato in Portogallo nel 2019 su intuizione del Rio Ave che lo prelevò a zero dal club qatariota dell’Al-Gharafa, nel Porto ha dimostrato di essere un attaccante a tutto tondo, un giocatore capace di disimpegnarsi in tutti i ruoli del reparto offensivo. Fisico importante - 185 cm per 85 kg -, Taremi con Conceiçao ha giocato principalmente da prima punta, ma pure da seconda in un attacco a due, mentre a volte è stato addirittura schierato da ala sinistra nelDunque il profilo ideale per una squadra abituata come l’Inter a giocare con due attaccanti. Duttilità tattica confermata pure dalle “mappe” dei suoi movimenti sul campo, dove col passare degli anni ha allargato il suo raggio d’azione, con una preferenza a partire dal centro sinistra.