TORINO - In questa fase di stallo determinata dall’assenza di cessioni propedeutiche alle entrate si riparte dalle parole di Cairo. Primo tema da reiterare Buongiorno: l’incedibilità del difensore nato tifoso e poi divenuto totem granata dopo la scelta di non accettare la proposta dell’Atalanta. Rinunciando alle Coppe e a un sostanzioso adeguamento di contratto. A farsi sotto ora è il Milan, ma il Toro come il giocatore portano avanti la tesi della conferma. Di eventuale cessione si parlerà semmai in estate. E comunque a fronte di un contratto in essere con scadenza 2028. E mettendo sul piatto tanti soldi, più 40 che 35 milioni.
L’attualità, restando al reparto difensivo, è più rivolta all’uscita di David Zima cui si accompagnerebbe il previsto assalto a Matteo Lovato della Salernitana. «Discorso aperto col Toro? Non credo», alza un muro il ds dei campani Walter Sabatini. Una posizione da tenere finché il Toro non avrà ceduto Zima e andrà deciso sul centrale di Monselice, poi si vedrà. Probabile finisca per concretizzarsi l’interesse per Lovato pure tornando a Cairo, al ribadire su Buongiorno e all’aprire tra Zima e Lovato. «Buongiorno rimane al Torino punto e basta! In difesa abbiamo Buongiorno, Rodriguez, Sazonov, Zima e Djidji che è fortissimo, che sta facendo benissimo, più Tameze che può fare il braccetto. Lovato è stato lanciato da Juric, vedremo se il suo ingresso potrà essere legato all’uscita di Zima», le riflessioni del presidente.