Juve, servono esterni da Champions: rivoluzione sulle fasce, tutti i nomi

Per la prossima stagione, con gli impegni in Europa, prevista una mezza rivoluzione per il parco degli esterni: la situazione aggiornata

Prima di capire con certezza se il mercato sarà creativo come quello dell’estate scorsa oppure no, la Juventus dovrà attendere almeno due passaggi, uno direttamente collegato alle prestazioni dei bianconeri e l’altro no: la qualificazione alla prossima Champions League e l’accesso al Mondiale per Club del 2025 negli Stati Uniti. Ballano decine di milioni che inevitabilmente influenzeranno le strategie, nel bene e nel male, al netto poi delle possibili cessioni di altissimo profilo che potrebbero sempre concretizzarsi, a fronte di offerte clamorose.

Il mercato della Juventus

Ma nel frattempo la dirigenza juventina si muove seguendo una precisa linea guida, in attesa poi di sapere quanto ampio sarà il perimetro all’interno del quale potersi muovere: l’obiettivo del dt Giuntoli del ds Manna sarà duplice. Da una parte allargare la rosa per affrontare le competizioni europee, facendosi trovare pronti al momento dell’affondo sul mercato con idee chiare e flessibilità; dall’altra la necessità di reperire esperienza, pur senza snaturare la politica intrapresa con la nuova dirigenza di svecchiamento dell’organico e abbattimento del tetto stipendi.

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Reparto terzini da ristrutturare

Il quadro generale va approfondito nelle casistiche particolari, reparto per reparto: la Juventus si muove indipendentemente da quali saranno le scelte sulla guida tecnica della prossima stagione. Non che quella decisione non sia determinante per modulare la campagna acquisti (e pure quella cessioni), ma su alcune specifiche situazioni la dirigenza dovrà intervenire a prescindere da una conferma di Allegri in panchina oppure da un eventuale cambio di rotta. Il reparto terzini è da ristrutturare, con la doppia missione di cui si scriveva sopra: maggiore esperienza, anche internazionale, ma anche sostenibilità con elementi pronti a fare il salto in alto dalla provincia. Un mix fondamentale per mantenere alte le ambizioni bianconere senza pesare troppo sui conti.

Juve, Mazraoui nel mirino

I profili che la Juventus sta seguendo sono diversi, anche tra gli esuberi dei top club europei: in questa categoria rientra Noussair Mazraoui. Il marocchino ieri sera non ha potuto dare una mano ai compagni del Bayern Monaco a causa di un infortunio muscolare che lo terrà ancora fermo per un po’, ma le strade del terzino e del club bavarese sembrano destinate a dividersi a fine stagione. Mazraoui fa parte della scuderia di Rafaela Pimenta, agente che ha contatti frequenti con la dirigenza juventina: già nella scorsa estate era stato accostato al club bianconero che ha poi preferito puntare su Timothy Weah. Per il marocchino, in scadenza nel 2026, si lavorerebbe a un prestito oneroso con diritto di riscatto, prolungando in contemporanea il contratto, e al Bayern verrebbe chiesto anche un aiuto per sostenere le spese dello stipendio di circa 8 milioni netti (dunque oltre i parametri). Ma quello di Mazraoui non è l’unico nome da Champions nella lista.

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Anche Lucas Vazquez nella lista Juve

Piace da tempo Lucas Vazquez, obiettivo però non facile da raggiungere. Il terzino è in scadenza di contratto a giugno con il Real Madrid e vorrebbe restare: sta aspettando di valutare la proposta ufficiale dei Blancos che al momento è ancora in fase di formulazione. La sensazione è che possa restare nella capitale spagnola, ma in caso di colpo di scena la Juve sarebbe alla finestra, pronta a fare le proprie valutazioni: l’ingaggio è alto, specialmente considerando l’assenza del decreto crescita (4,5 milioni netti a stagione), ma non così lontano dagli standard bianconeri.

Mercato Juve, i profili 'italiani'

Ci sono poi i profili “italiani”, cioè dei terzini che giocano in Serie A. Gli 007 bianconeri seguono da mesi i miglioramenti di Patrick Dorgu, classe 2004, danese di origini nigeriane, uno dei tanti gioiellini pescati da Corvino a Lecce: una furia sulla corsia sinistra. Il Lecce è una bottega cara, ma i rapporti tra società sono ottimi e la Juventus su Dorgu si è mossa con largo anticipo. I bianconeri sono andati a seguire anche Samuele Birindelli, figlio di Alessandro che a Torino ha giocato dal 1997 al 2008: Birindelli è un punto fermo del Monza di Palladino sulla corsia destra.

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Prima di capire con certezza se il mercato sarà creativo come quello dell’estate scorsa oppure no, la Juventus dovrà attendere almeno due passaggi, uno direttamente collegato alle prestazioni dei bianconeri e l’altro no: la qualificazione alla prossima Champions League e l’accesso al Mondiale per Club del 2025 negli Stati Uniti. Ballano decine di milioni che inevitabilmente influenzeranno le strategie, nel bene e nel male, al netto poi delle possibili cessioni di altissimo profilo che potrebbero sempre concretizzarsi, a fronte di offerte clamorose.

Il mercato della Juventus

Ma nel frattempo la dirigenza juventina si muove seguendo una precisa linea guida, in attesa poi di sapere quanto ampio sarà il perimetro all’interno del quale potersi muovere: l’obiettivo del dt Giuntoli del ds Manna sarà duplice. Da una parte allargare la rosa per affrontare le competizioni europee, facendosi trovare pronti al momento dell’affondo sul mercato con idee chiare e flessibilità; dall’altra la necessità di reperire esperienza, pur senza snaturare la politica intrapresa con la nuova dirigenza di svecchiamento dell’organico e abbattimento del tetto stipendi.

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