Juve da rifare: l'esperto e due giovani, i profili individuati da Giuntoli

Con gli impegni delle Nazionali si muovono gli osservatori bianconeri a caccia di talenti emergenti alla Kvaratskhelia: tutte le novità e i dettagli

Se Adrien Rabiot deciderà il suo futuro prima dell’inizio dell’Europeo, un po’ di tempo dovrà prenderselo anche Cristiano Giuntoli per stabilire che tipo di mercato imbastire per l’estate. La necessità di allargare e implementare la rosa, anche qualitativamente, per affrontare le competizioni internazionali dipende, appunto, dalla qualificazione in Champions: vicina, ma non ancora sicura per la Juventus.

Juve, il mercato con la Champions...

E tra sapere con certezza di disporre di 80 milioni in più oppure no cambia non di poco prospettive e strategie. Nel frattempo, però, il dt bianconero si muove per farsi trovare pronto al momento dell’affondo con idee chiare e flessibilità, indipendentemente da quali saranno le scelte sulla guida tecnica della prossima stagione. Non che tale presa di posizione sia secondaria per la campagna acquisti e cessioni, tuttavia le osservazioni che la dirigenza sta effettuando esulano da un preciso collegamento tecnico-tattico: si cercano profili differenti, di esperienza ma anche di prospettiva.

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Juve, occhi su Mitaj

Di sicuro quando gli 007 vanno in giro non vanno di certo a guardare Modric, tanto per dire: piuttosto si osserva da vicino la crescita di un calciatore interessante e futuribile, ancora da scoprire. A questa categoria appartiene un ragazzo a cui la Juventus darà un’occhiata venerdì, tanto non servirà fare tanta strada: al Tardini di Parma arriva l’Albania per l’amichevole internazionale contro il Cile.

Sulla fascia sinistra è lecito aspettarsi la presenza di Mario Mitaj, classe 2003, terzino sinistro di cui si parla un gran bene: Edy Reja, ai tempi ct dell’Albania, lo fece esordire il 31 marzo 2021 a Serravalle, San Marino, quando Mario aveva appena 17 anni, 7 mesi e 25 giorni, una scelta dettata anche dal fatto che Mitaj possiede doppio passaporto (è nato ad Atene) e fino all’Under 16 aveva rappresentato la Grecia, scegliendo poi di cambiare e indossare la maglia albanese.

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Mercato Juve, cambiamenti sulle fasce

Un profilo alla Giuntoli, un po’ alla Kvaratskhelia o alla Kim, un colpo non da copertina, ma dal potenziale notevole: tanti suoi compagni di Nazionale giocano nel nostro campionato o sono transitati dall’Italia, come Djimsiti, Asllani, Ramadani, Hysaj, Berisha, Manaj, Kumbulla, Strakosha. Ed è italiano pure il suo agente, Silvio Pagliari. A livello di club, Mitaj difende i colori della Lokomotiv Mosca, quinta in campionato: il club della capitale russa lo aveva pagato 3 milioni nell’estate 2022 per prelevarlo dall’Aek Atene.

La sua valutazione nel frattempo è aumentata, attestandosi sui 5/6 milioni, restando così ampiamente nei rinnovati parametri bianconeri della gestione Ferrero-Scanavino. La Juventus darà un’occhiata al terzino sinistro anche perché sulle fasce ci saranno dei cambiamenti. I nomi in ballo sono tanti e differenti per percorsi e costi. Si è parlato di Noussair Mazraoui. Il marocchino, che fa parte della scuderia di Rafaela Pimenta, agente che ha contatti frequenti con la dirigenza juventina, già nella scorsa estate era stato accostato al club bianconero che ha poi preferito puntare su Timothy Weah.

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Non solo Mazraoui, occhi su Dorgu

Il contratto di Mazraoui con il Bayern Monaco andrà in scadenza nel 2026, ecco perché si potrebbe lavorare a un prestito oneroso con diritto di riscatto, prolungando in contemporanea il contratto, e al Bayern verrebbe chiesta una mano per coprire le spese dello stipendio di circa 8 milioni netti. Tornando a profili un po’ più accostabili a quello di Mitaj, la Juventus è attenta al percorso di Patrick Dorgu, classe 2004, danese di origini nigeriane, pescato da un talent scout come Corvino.

Il punto più alto della sua stagione a Lecce è stato a febbraio, quando ha realizzato la rete dell’incredibile rimonta per 3-2 sulla Fiorentina in pieno recupero. Allora in panchina c’era D’Aversa, adesso dovrà conquistare la fiducia di Gotti, ma i segnali arrivati nel secondo tempo con la Salernitana sono incoraggianti per il terzino sinistro. Di sicuro i rapporti tra il Lecce e la dirigenza juventina sono eccellenti.

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Se Adrien Rabiot deciderà il suo futuro prima dell’inizio dell’Europeo, un po’ di tempo dovrà prenderselo anche Cristiano Giuntoli per stabilire che tipo di mercato imbastire per l’estate. La necessità di allargare e implementare la rosa, anche qualitativamente, per affrontare le competizioni internazionali dipende, appunto, dalla qualificazione in Champions: vicina, ma non ancora sicura per la Juventus.

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E tra sapere con certezza di disporre di 80 milioni in più oppure no cambia non di poco prospettive e strategie. Nel frattempo, però, il dt bianconero si muove per farsi trovare pronto al momento dell’affondo con idee chiare e flessibilità, indipendentemente da quali saranno le scelte sulla guida tecnica della prossima stagione. Non che tale presa di posizione sia secondaria per la campagna acquisti e cessioni, tuttavia le osservazioni che la dirigenza sta effettuando esulano da un preciso collegamento tecnico-tattico: si cercano profili differenti, di esperienza ma anche di prospettiva.

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