TORINO - Bisogna, alla fine, anche a stare attenti a far sì che le trattative di mercato non siano tirate per la giacchetta a seconda delle convenienze tifose o geopolitiche. Così, se ascolti la campana bergamasca ti raccontano che non c’è possibilità, se ascolti quella torinese (sponda juventina, si capisce) prevale il suono dell’ottimismo, comunque. La campana, di mercato ovviamente, suona sempre per Teun Koopmeiners che resta il gioiello con cui la Juventus intende impreziosire la propria campagna acquisti. Meglio, allora, sforzarsi di guardare con distacco per soppesare lo stato dell’arte di una suggestione che va avanti da mesi e che nelle ultime settimane ha raggiunto lo status di una trattativa complessa assai e che risente di equilibri variabili. L’Atalanta, tutto sommato, non ha mai bluffato quando ha sostenuto di non avere né la volontà né la necessità di vendere il centrocampista olandese.
L'intesa con Koopmeiners
Piccata, un pochino, anche perché perfettamente a conoscenza di come i bianconeri avessero ormai da mesi raggiunto una sorta di intesa (si parla di un quinquennale da 4,5 milioni l’anno) con i rappresentanti del centrocampista che, in ogni caso, non ha mai derogato dai propri obblighi professionali. Anzi: è stato tra i protagonisti della storica stagione atalantina tanto che, appunto, l’ad Luca Percassi lo ha sempre considerato un punto fermo. A rafforzare questa convinzione, ora, è sopraggiunto il drammatico incidente a Gianluca Scamacca che, operato ieri al ginocchio sinistro, rischia di saltare gran parte della stagione.