Sanchez, il collezionista di No

L'ultimo agli arabi dell'Al-Nassr. Ora ci prova il Benfica. Se resta, il cileno rischia di star fuori dalla lista Uefa
Sanchez, il collezionista di No

MILANO. Il 18 gennaio, quando l’Inter sarà a Riad per il derby di Supercoppa con il Milan, sarebbe bellissimo fare una rimpatriata con Alexis Sanchez, diventato stella dell’Al-Nassr Football Club in Arabia Saudita. Speranza destinata a morire sul nascere, considerato che il Niño Maravilla respingerà al mittente pure la ricchissima offerta araba. Il cileno non ne fa una questione di soldi, perché lui non pensa lontanamente a svernare in un campionato migliore. Continua a sognare il Barcellona e potrebbe forse quanto meno ascoltare l’offerta del Benfica, se i portoghesi dovessero davvero fare sul serio come rimbalza da Lisbona. L’Inter è rassegnata a concedergli 4 milioni di buonuscita ma, comunque vada, sarà una vittoria di Pirro considerato che i reiterati no di Sanchez hanno definitivamente affossato l’idea marottiana di portare Paulo Dybala all’Inter. Certo è che, dovesse rimanere (difficile), il cileno rischia di trovarsi fuori dalla lista Champions, anche perché alla lunga questo tira e molla può stufare Inzaghi e i dirigenti. L’ideale sarebbe stato se avesse accettato, come Vidal, le lusinghe del Flamengo quando Dybala ancora attendeva un segnale da Marotta. Ma oggi fa male solo a ripensarci.

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