Mkhitaryan fondamentale per Inzaghi: così ha cambiato il mercato dell'Inter

Brozovic oggi non è più intoccabile, come non lo è più nemmeno Dumfries visto il rendimento di Darmian
Mkhitaryan fondamentale per Inzaghi: così ha cambiato il mercato dell'Inter© /Agenzia Aldo Liverani Sas

MILANO - Henrikh Mkhitaryan e... i cambia-mercato. Ci sono giocatori che nel corso della stagione sanno invertire le gerarchie con le loro prestazioni e portano le società a riflettere sul futuro, a modificare piani e cambiare obiettivi di mercato, in entrata, ma anche in uscita. In questo senso, l’armeno è il simbolo di questa categoria di giocatori nell’Inter. L’ex centrocampista della Roma, arrivato a parametro zero per sostituire in organico Vidal, si è infatti rivelato una pedina fondamentale per Simone Inzaghi, soprattutto da ottobre in poi, ovvero da quando il tecnico ha perso per infortunio Brozovic. Un’assenza, quella del croato, che, a differenza di quanto successo nel la stagione ’21-22, quando non si era trovato un elemento in grado di rimpiazzarlo, si è rivelata un assist per l’Inter, perché Inzaghi ha trasformato Calhanoglu in un ottimo regista e perché così proprio Mkhitaryan ha trovato spazio con grandissima continuità. L’armeno, infatti, dal 16 ottobre non è più uscito dall’undici iniziale se non nell’ininfl uente trasferta a Monaco contro il Bayern. Qualche volte ha riposato Barella, pure Calhanoglu ha iniziato un paio di partite dalla panchina, Mkhitaryan no.

I numeri di Mkhitaryan

Nel 2023 è sempre stato scelto da titolare e ha risposto alla grande, trovando anche due reti, con il Lecce domenica e con l’Udinese a febbraio, senza dimenticare ovviamente il fondamentale 4-3 realizzato al 95’ alla Fiorentina il 22 ottobre. Le prestazioni di Mkhitaryan, che il 21 gennaio ha compiuto 34anni, stanno avendo come principale conseguenza quella di spingere un po’ più lontano dall’Inter un insospettabile come Brozovic. Il croato oggi non è più intoccabile, ci sono state anche delle frizioni con il club sui tempi di recupero del suo infortunio e la dirigenza sta valutando nuove opzioni per il centrocampo. Per esempio, con l’uscita di Brozovic, unita all’addio di Gagliardini in scadenza, ci sarebbe la necessità tecnica, ma anche lo spazio economico, per un mediano più fi sico, come Kessie (o Musah o Emre Can). E Mkhitaryan? Resterebbe come jolly, ma non sarebbe un banale 12° uomo.

L'Inter e gli equilibri invertiti

Così come Darmian non si è dimostrato un semplice ricambio per la fascia destra o la difesa. Il suo alto rendimento in questa prima parte di 2023 è servito per sopperire al calo di Dumfries, ma anche alle assenze di Skriniar. Ma se l’Inter pensa di sacrifi care all’altare dei conti l’esterno olandese, è proprio perché sa di avere in casa un giocatore come Darmian - già rinnovato - che permetterà alla dirigenza di cercare con la giusta attenzione il futuro erede di Dumfries. E le prestazioni sul campo hanno cambiato gli equilibri anche per il difensore centrale, con Acerbi, arrivato in prestito su richiesta insistente di Inzaghi, che ha superato De Vrij, in scadenza. Oggi l’Inter sta cercando di trovare la soluzione per riscattare Acerbi dalla Lazio a una cifra inferiore rispetto a quella richiesta da Lotito (4 milioni), mentre De Vrij non ha ancora dato una risposta alla proposta di rinnovo.

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