Sanchez, gli arabi lo tentano ma Alexis non vuole muoversi dall’Inter

Per il cileno (che in estate aveva detto no all’Al-Fateh) sondaggi dall’Al-Ittihad di Gallardo e dall’Al-Ettifaq di Gerrard. Il club nerazzurro non intende toccare l’attacco nella sessione di gennaio
Sanchez, gli arabi lo tentano ma Alexis non vuole muoversi dall’Inter© Inter via Getty Images

MILANO - Alexis Sanchez non si muove dall’Inter. Il calciatore non vuole lasciare Milano e il club di Viale della Liberazione è soddisfatto delle prestazioni del cileno. Ergo: l’attaccante resterà in forza ai nerazzurri fino al termine della stagione, con la società vice campione d’Europa che quindi non andrà a ritoccare il proprio reparto offensivo. Nonostante le voci circolate in questi giorni, con più di un club dell’Arabia Saudita in pressing sulla punta sudamericana - su tutte l’Al-Ittihad di Marcelo Gallardo e l’Al-Ettifaq di Steven Gerrard – né i petroldollari, né il progetto arabo hanno fatto breccia nella testa di Sanchez, che vuole eventualmente chiudere col botto la sua esperienza europea, anche per prepararsi al meglio alla Copa America del 2024, in programma negli Stati Uniti, dal 20 giugno al 14 luglio, prima di emigrare eventualmente verso lidi meno competitivi, volti soprattutto a rimpinguare il proprio conto corrente.

Sanchez, voglia di Inter

L’ex Udinese, Barcellona e Manchester United è infatti convinto di poter ancora essere utile alla causa interista. E che salutare con lo scudetto cucito sul petto sia il miglior congedo possibile per un campione navigato che vuole ancora determinare in Serie A. E magari anche in Champions League, competizione in cui Alexis sinora ha segnato due reti in sei presenze. Il calciatore è sicuro infatti che, guai fisici permettendo, possa ancora dire la sua e risultare fondamentale in qualsiasi tipo di match e competizioni. Anche per questo la scorsa estate ha rifiutato il biennale da 20 milioni di euro complessivi proposto dall’Al-Fateh, abbracciando dunque il ritorno all’Inter, con cifre enormemente inferiori all’offerta araba, dopo l’ottima annata, vissuta da assoluto protagonista, in Francia con la casacca dell’Olympique Marsiglia, dove tra l’altro i tifosi locali ancora lo rimpiangono. E non si capacitano – almeno per il momento - dell’approdo, deludente, del suo sostituto, quel Joaquin Correa con cui Sanchez ha in comune proprio il nerazzurro.

Sanchez, the Last Dance

In casa Inter tutti, Inzaghi e dirigenza compresi, continuano a ritenere il Niño Maravilla quel calciatore capace di sparigliare le carte e di inventarsi dal nulla una giocata vincente, vedi la rete all’ultimo secondo contro la Juventus che ha regalato la Supercoppa Italiana ai nerazzurri ad inizio 2022. Il carisma e la mentalità vincente di Sanchez risultano elementi e caratteristiche preziose sia per il ragazzo, che per lo spogliatoio dell’Inter, dove nessuno ha mai messo in dubbio le qualità dell’atleta (i problemi muscolari sono un tema a parte, che non tocca le doti del cileno), tanto che sia in Patria, che ad Appiano Gentile, ci si aspetta un ultimo ruggito del leone. Una sorta di “Last Dance” dell’attaccante da mostrare, forse, nel momento di maggior necessità, in una partita decisiva per il Tricolore, in uno scontro a eliminazione diretta in Europa, da titolare o subentrante poco importa. Ecco perché Sanchez proseguirà la sua seconda avventura all’Inter. E perché i vertici nerazzurri non hanno la minima intenzione di tornare ad operare nel mercato degli attaccanti in questa finestra di gennaio.

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