MILANO - Gert Verheyen, storica bandiera del Bruges e secondo marcature di tutti i tempi della squadra belga, avverte l’Inter: «Buchanan è un talento, con qualche problema (ride, ndr) e uno strano carattere, almeno sul campo di gioco».
Cosa vuol dire?
«Quando era arrivato al Bruges era la classica ala, destra o sinistra, da uno contro uno, capace di fornire più assist. Poi le circostanze lo hanno portato a giocare da terzino destro. Per me non è un giocatore difensivo e per questo non può ricoprire quel ruolo. Può giocare lì in una squadra dominante, dove non deve difendere molto».
Nell’Inter verrebbe schierato da quinto.
«Probabilmente è una posizione migliore per lui e per il suo modo di giocare. Se guardiamo le statistiche non sono molto brillanti (in 20 presenze stagionali ha segnato 3 gol e fornito 4 assist in 20 partite, ndr). Però è un giocatore che si fa notare, velocissimo, dinamico».
Un aspetto importante.
«Pensi che qui non è l'uomo più importante della squadra. Lo stesso vale per la sua nazionale, il Canada. Si perde in discussioni inutili con gli arbitri. Protesta. Litiga con gli avversari, si arrabbia se subisce troppi falli. Mi sembra quasi abbia perso la capacità del godersi la partita. Ha troppo spesso la faccia arrabbiata».