MILANO - L’Inter ha fretta di chiudere per Bento. E - senza alzare un mignolo - ha già i primi 7 milioni necessari a finanziare l’operazione, ovvero quanto costerebbe acquistare Emil Audero che invece farà ritorno alla Sampdoria. Assist per dare il via alla missione: il fatto che il portiere dell’Athletico Paranaense abbia giocato da titolare le ultime amichevoli disputate dalla Seleção dimostra quanto lungo ci abbiano visto Piero Ausilio e Dario Baccin nel bloccarlo già un’estate fa. Però, è il rovescio della medaglia, questa sovraesposizione ha infittito il numero degli estimatori sul portiere. Non è che Bento fosse uno sconosciuto, anche perché è da tempo considerato il miglior portiere del Brasileirão dopo che Lucas Perri si è accasato (peraltro con pochissima fortuna) al Lione nella sessione invernale di mercato, ma la vetrina data dalla titolarità in Nazionale ha aumentato i sondaggi intorno a lui soprattutto dalla Premier dove anche club di media grandezza hanno le carte per complicare la vita all’Inter soddisfando le richieste dell’Athletico, pari a 15-20 milioni a fronte di una clausola rescissoria per l’estero da 60.
E torna pure Correa
Inter che però - al momento - si sente assolutamente in pole position per il gradimento del portiere («È il mio sogno», disse un’estate fa quando sembrava che la trattativa potesse decollare) e per la promessa fatta ad Ausilio da Alexandre Mattos, ds del club di Curitiba, di anteporre i discorsi con l’Inter a quelli con altri club alla luce dei contatti già presi tra le parti un’estate fa. Quando, tra l’altro, l’Inter decise di non forzare la mano - nonostante avesse il sì del giocatore - con l’Athletico Paranaense una volta ricevuto il no dal club che non intendeva perdere il suo gioiello rimandandone di un anno la possibile partenza. I tempi ora sono maturi e già in settimana con un vertice in sede verrà riaperto il file legato al portiere. Questo anche perché obiettivo primario di Marotta, Ausilio e Baccin è quello di completare la rosa nel minor tempo possibile e l’unico tassello mancante è quello legato al “co-titolare” da affiancare a Sommer, considerato che gli slot liberati da Klaassen e Sanchez saranno occupati da Zielinski e Taremi, mentre la quinta punta sarà Correa, sempre che il Marsiglia (ipotesi molto difficile) vinca l’Europa League e, con essa, guadagni la posizione Champions che obbligherebbe i francesi a versare 10 milioni per il cartellino dell’argentino. Intenzione dell’Inter è quella di affiancare Bento a Sommer e poi mettersi in surplace, in attesa che si muova qualcosa sul fronte cessioni. Però, rispetto a un’estate fa, il modus operandi sarà differente: verranno eventualmente ascoltate solo offerte irrinunciabili, e qualora pure Dumfries accettasse la proposta di rinnovo, l’Inter potrebbe anche restare così.
A Chengdu con il Psg
Vero è che Buongiorno piace tantissimo e lo stesso può dirsi per Gudmundsson, però è altrettanto vero che è convinzione in seno alla società che il modo più facile per rivincere lo scudetto (che sarà obiettivo primario pure nella prossima stagione), sarà preservare il più possibile la rosa attuale. Anche perché, i ricchi rinnovi di Lautaro e Barella - che verranno chiusi dopo che sarà più chiaro l’orizzonte di Suning in nerazzurro - possono essere considerati al pari di nuovi “acquisti” e l’Inter comunque aggiungerebbe tre pezzi da novanta alla rosa campione d’Italia quali i due svincolati più Bento. Che, dopo un anno di convivenza con Sommer, dovrebbe prenderne l’eredità. In pratica, con un’estate di ritardo, verrebbe messo in atto il progetto che vedeva l’arrivo di un numero uno di prospettiva (Trubin, poi accasatosi al Benfica), affiancandolo a un portiere esperto (la prima idea portava a Musso, poi è arrivato Sommer). Postilla sulla tournée estiva in fase di definizione proprio in questi giorni: l’Inter volerà in Cina, a Chengdu, dove resterà una decina di giorni e si terrà un quadrangolare con Paris Saint-Germain e una tra Atletico Madrid e Borussia Dortmund.