Juve, al via la ‘fase 2’ delle trattative: Paredes in pole

Dopo il consulto di Paul e le visite di McKennie, i dirigenti si riuniranno con Allegri. Ieri l’argentino del Psg escluso dai titolari. Pjanic rimane l’alternativa
Juve, al via la ‘fase 2’ delle trattative: Paredes in pole© EPA

TORINO - Gli infortuni dettano la “fase2” delle trattative. Oggi la Juventus conoscerà il tipo di intervento al menisco a cui si dovrà sottoporre Paul Pogba e i conseguenti tempi di recupero (i dettagli a pagina 4). Entro metà settimana anche lo stop di Weston McKennie, infortunatosi alla spalla prima dell’amichevole a stelle e strisce contro il Real Madrid, sarà chiaro. Consulti ed esami saranno decisivi anche in chiave mercato. Perché se il francese è il centrocampista della rosa più efficace negli inserimenti e in zona gol, l’americano è quello che più gli assomiglia a livello di dinamismo e contributo offensivo. Alla Continassa attendono i responsi medici per calibrare e, eventualmente, riprogrammare le prossime mosse. Una volta raccolte le informazioni, Massimiliano Allegri, che è rientrato ieri sera dagli Stati Uniti con la squadra, si riunirà con il ds Federico Cherubini e con tutta la dirigenza. 

Le valutazioni

Gli uomini mercato bianconeri, oltre ad aggiornare Allegri sulle trattative e sui sondaggi effettuati negli ultimi giorni, valuteranno assieme al tecnico come completare il centrocampo. Tradotto: se McKennie e Pogba dovessero rientrare nel giro di 30-40 giorni, la Juventus potrebbe anche decidere di non cambiare le proprie priorità. Avanti con il piano A: ossia rifinire il reparto, ovviamente dopo l’addio di Arthur (calda la pista con il Valencia), con un centrocampista centrale abile in costruzione. Il preferito di Allegri e della dirigenza è sempre Leandro Paredes, 28enne del Psg. Il Nazionale argentino è un grande amico di Angel Di Maria e ieri, nella Supercoppa di Francia vinta dai parigini per 4-0 contro il Nantes, è entrato in campo soltanto al 78’, al posto di Marco Verratti. Paredes vuole giocare di più, anche per arrivare lanciato al Mondiale di novembre-dicembre in Qatar. Se l’ex Roma e Empoli è pronto a tornare in Italia dalla porta principale della Juventus, sotto la Tour Eiffel, per il momento, continuano a chiedere 20 milioni. Tanti per il ds Cherubini che, dopo aver tentato senza successo lo scambio tra Paredes e Kean, punta a un prestito con diritto di riscatto. Le mediazioni sono al lavoro per ammorbidire la posizione del Psg e facilitare così il puzzle con i dirigenti bianconeri. L’ottimismo resta intatto, ma ovviamente alla Continassa valutano anche profili alternativi. Uno di questi è Miralem Pjanic, rientrato al Barcellona dopo la stagione trascorsa in prestito con i turchi del Besiktas. Il feeling tra il pianista e Allegri è noto. E non è un mistero neppure che il bosniaco, pur intrigato dalla possibilità di giocarsi le proprie chance al Camp Nou con Xavi, tornerebbe volentieri a Torino.

Il piano b della Juve

La Juventus, però, prima di cambiare marcia per un centrocampista centrale, attende notizie certe su Pogba e McKennie. Già, perché nella malaugurata ipotesi che i tempi di recupero si rivelassero più lunghi, cioè superiori ai 30 giorni per l’americano e ai due mesi per il francese, non è escluso un cambio di strategia. Del tipo: raddoppiare gli innesti a centrocampo (Paredes più una mezzala) o cambiare le priorità rinunciando all’argentino per garantire ad Allegri un incursore abile in zona gol in modo da tamponare la doppia assenza di Pogba e McKennie. Uno alla Wjinaldum del Psg, sul quale però la Roma è in netto vantaggio. 

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