Sorpresa Juventus: Cambiaso può tornare già a gennaio

Questione terzino: se il club bianconero fosse in emergenza proverebbe a riprenderlo

Ci sono lacune che il tempo rischia di acuire. E altre che il tempo può risolvere. Il cruccio legato agli esterni bassi nella rosa della Juventus, in questo senso, rientra nell’una e nell’altra categoria, che non per forza è un paradosso. Se il reparto oggi invoca una riverniciata, domani la pretenderà a gran voce: Alex Sandro e Cuadrado a fine stagione andranno in scadenza e, all’orizzonte, non si intravedono tavoli su cui imbastire trattative per prolungare contratti così esosi in favore di elementi che il meglio ormai l’hanno disseminato alle spalle. Per questo, alla Continassa, le antenne sono decisamente dritte, soprattutto nell’ottica di sfruttare le occasioni proposte dal mercato internazionale. Ma il tempo, si diceva, queste lacune può anche risolverle. Perché Cherubini, sul fronte dei terzini e/o degli esterni a tutta fascia, si è mosso con congruo anticipo. E, così, la Juventus si ritrova già in casa una carta importante, fosse anche soltanto – inizialmente – per completare il reparto con un rinforzo affidabile e dagli abbondanti margini di crescita. Questione di tempo, appunto: perché Andrea Cambiaso è giovane e, soprattutto, ha bisogno di mettere insieme partite, episodi e situazioni che ne strutturino una solida esperienza. Ma l’attualità giunge in soccorso ai bianconeri e racconta di un ragazzo in evidente ascesa, sempre più a suo agio sul palcoscenico della Serie A. 

Juventus, Cambiaso convince sempre più

Già, l’attualità. Quella che non più tardi di domenica ha mostrato come il timido 22enne di Genova – quartiere sampdoriano di Sampierdarena, per quanto il cuore batta per la sponda rossoblù – stia rispettando scrupolosamente le tappe della sua maturazione. Nel teatro del Maradona, di fronte a quel Napoli che oggi rappresenta una delle squadre più in forma d’Europa, il bianconero in pectore ha sfornato ben due assist, rendendo con il suo Bologna particolarmente difficile la vita a Spalletti, uscito infine trionfatore con un risicato 3-2. Anche fortuito il secondo passaggio vincente, un tocco in orizzontale per Barrow poi in rete grazie a una topica di Meret, decisamente più accattivante il primo, a beneficio di Zirkzee al termine di una sgroppata sulla sinistra fino a raggiungere il fondo per poi indovinare il suggerimento rasoterra all’indietro in piena area di rigore. Soltanto l’apice di un avvio di stagione già mutato dalla sordina al crescendo, proprio come le prestazioni della squadra rossoblù prima nelle mani di Mihajlovic e ora affidata a Thiago Motta. Cambiaso è sceso in campo cinque volte con l’uno e altrettante sotto la guida dell’altro, per un dieci su dieci complessivo, a riprova delle qualità con cui ha convinto entrambi negli allenamenti settimanali e a giustificazione dello sforzo prodotto in estate dal ds Di Vaio per averlo in sostituzione di Hickey. Un cammino per nulla scontato per un ragazzo che sì, lo scorso anno aveva disputato un’ottima annata con il Genoa al punto da conquistare la Nazionale Under 21, ma che alle spalle vanta in primo luogo una singolare trafila di esperienze tra Serie C e D. 

Cambiaso, rientro anticipato alla Juventus? 

Il suo tortuoso percorso, semmai, ha convinto ancor di più Cherubini a operare un importante investimento per averlo, ben 8,5 milioni più ulteriori 3 di bonus per strapparlo al Genoa e alla concorrenza dell’Inter. E alla Continassa, infatti, da inizio stagione gli occhi sono costantemente puntati su di lui. Se già si era accarezzata l’idea di consegnarlo ad Allegri la scorsa estate, le possibilità di vederlo in bianconero nel prossimo campionato sono in ascesa. Ma non solo. Perché la Juventus potrebbe avere bisogno di irrobustire il reparto prima, già a gennaio, e Cambiaso rispetto a soluzioni di più alto profilo presenta indubbi vantaggi: può agire su entrambe le corsie e non soltanto quella di sinistra, innanzitutto, e può prendere una scorciatoia per tornare a Torino. A Bologna è infatti approdato in prestito secco e, in virtù della stretta di mano estiva tra le due società, c’è margine per ragionare su un suo rientro anticipato. Così da dimezzare i tempi, quelli che a volte possono servire per risolvere i problemi.

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