La mamma di Rabiot alla Continassa: la Juve e Adrien provano ad avvicinarsi

Incontro tra l'agente e Cherubini, sul piatto il futuro del francese. Ecco cosa si sono detti in sede. L'intenzione comune: rivedersi a breve

TORINO - Chiamatelo un pourparler, un abboccamento, un incrocio non certo casuale ma programmato tra persone che si conoscono molto bene: la Juventus, rappresentata dal direttore sportivo Federico Cherubini, da un lato; madame Véronique Rabiot, madre e agente del bianconero Adrien dall'altro. Fin troppo esagerato, anzi sarebbe estremamente sbagliato, pensare a un incontro determinante per le sorti del centrocampista che alla quarta stagione in bianconero ha raccolto finora 148 presenze segnando 11 gol. È come dire che, nel mini-vortice di allenatori che dal 2019 si sono succeduti in panchina, il nazionale di Didier Deschamps non ci ha perso praticamente, perché ha giocato, sempre o quasi. Quanto alle reti, beh, avrebbe potuto fare molto meglio e questo, probabilmente, lo sa lui per primo.

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Cosa è successo

L'incrocio, dunque, che precederà altri summit già programmati tra la dirigenza bianconera e l'entourage di Adrien. Véronique Rabiot e Cherubini si sono rapidamente confrontati in sede alla Continassa, lì dove la signora è spesso intravista anche solo per accompagnare il figlio al centro d'allenamento della Juventus e “farsi vedere". La sua presenza non deve stupire, a maggior ragione se si tratta di dover tracciare quanto prima una linea definitiva sul destino di un giocatore il cui contratto con il club bianconero scadrà il 30 giugno. Risultato del summit, durato lo spazio di un café gourmand? È stata ribadita la disponibilità reciproca ad ascoltarsi in base alle rispettive esigenze. E dunque, riassumento: la Juve, con l'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione, andrà dritta al punto rispettando la necessità di contenere i costi, dunque ridurre il monte ingaggi e spalancare le porte ai giovani di talento. Rabiot, per dire, il 3 aprile compirà 28 anni e insomma non è più un fanciullo, né tantomeno un calciatore a un passo dalla pensione. Però nel suo caso è contemplata la possibilità di fare un'eccezione dal punto di vista economico, soprattutto se Massimiliano Allegri sarà ancora il tecnico della Juventus 2023-24. Allegri, vale a dire il primo sponsor dell'ex Paris Saint-Germain.

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Cosa può succedere

Max resterà? Non è detto, anzi: molto dipenderà, in questo senso, dall'evoluzione di una stagione già ora maledettamente complicata per la squadra, dovuta all'accumularsi di risultati non esattamente da Juventus (l'1-5 di Napoli è soltanto l'ultimo flop della serie). La signora Véronique, nel frattempo, sta portando e porterà ancora avanti la sua strategia di madre-agente che intende regalare al figlio un futuro da urlo, dunque una carriera in un top club, senza escludere che quel top club sia più... “top" della stessa Juve. Magari in Premier, per esempio, dove tutti sanno che Rabiot andrebbe a giocare assai volentieri. Adrien, ad oggi, guadagna 7 milioni netti più bonus ed è uno dei più ricchi della compagnia. Lo sopravanza Paul Pogba con i suoi 10 milioni netti, premi compresi (8 di base). Si riparte da qui. E se alla Continassa si farà di conto per evitare di debordare rispetto ai limiti già stabiliti, Rabiot dal suo canto ritiene di meritare un trattamento economico anche superiore allo stipendio sinora percepito. Il direttore generale e amministratore delegato Maurizio Scanavino, il presidente Gianluca Ferrero, Cherubini e i suoi collaboratori saranno d'accordo? Nessuna certezza, per ora. Un po' più sicuro appare, a meno di novità impreviste, il destino di Rabiot fino a giugno: resterà alla Juventus che, a questo punto, dovrà rinunciare alla possibilità di incassare qualcosa dalla cessione del cartellino prima della scadenza. Tradire la fiducia di Allegri non rientra nei piani della famiglia Rabiot.

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TORINO - Chiamatelo un pourparler, un abboccamento, un incrocio non certo casuale ma programmato tra persone che si conoscono molto bene: la Juventus, rappresentata dal direttore sportivo Federico Cherubini, da un lato; madame Véronique Rabiot, madre e agente del bianconero Adrien dall'altro. Fin troppo esagerato, anzi sarebbe estremamente sbagliato, pensare a un incontro determinante per le sorti del centrocampista che alla quarta stagione in bianconero ha raccolto finora 148 presenze segnando 11 gol. È come dire che, nel mini-vortice di allenatori che dal 2019 si sono succeduti in panchina, il nazionale di Didier Deschamps non ci ha perso praticamente, perché ha giocato, sempre o quasi. Quanto alle reti, beh, avrebbe potuto fare molto meglio e questo, probabilmente, lo sa lui per primo.

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