Mercato Juve, Tottenham punta Bremer. Anche Gleison non è certo di restare

I bianconeri devono compiere un sacrificio e aspettano l’offerta giusta: anche il brasiliano non è certo di restare

Gli occhi della Premier su Gleison Bremer. La rima fa difetto, ma la frase suona armonica. Forse perché fila al pari delle premesse che la rendono estremamente attuale. Punto primo: la Juventus deve fare i conti – in tutti i sensi – con un’estate in cui le esigenze di bilancio imporranno un sacrificio di spessore sul mercato. Punto secondo: le stelle in organico che possano assicurare una cessione dai 50-60 milioni in su si contano sulle dita di una mano, e il centrale brasiliano è una di quelle. Punto terzo: la pioggia di introiti che innaffia il campionato inglese, in questo momento storico, fa dei club d’Oltremanica i più accreditati a far spesa nel resto d’Europa.

Priorità uscite

Le tre premesse, insomma, rendono quasi scontato il forte interesse registrato intorno al difensore bianconero da parte, in primo luogo, del Tottenham. Perché questi sono gli ultimi aggiornamenti dal fronte uscite, reputato ad oggi prioritario alla Continassa (a maggior ragione dopo aver perfezionato il colpo Weah in entrata). Manna e Tognozzi stanno lavorando per piazzare gli esuberi, come già riuscito con Kulusevski che ha oliato i canali di comunicazione con gli stessi Spurs, mentre aspettano l’offerta giusta per sistemare le finanze, su cui inciderà la mancata partecipazione alla prossima Champions League. Ecco: in questo senso, la Juventus è aperta a più soluzioni. La partenza di Bremer o di Chiesa o di Vlahovic – questi gli indiziati “di peso” – aprirebbe infatti e inevitabilmente a differenti scenari, tanto tattici quanto di mercato. Ma molto dipenderà anche da una questione di tempistiche.

Figura centrale

Le big della Premier, infatti, hanno già dato anche in Italia un saggio dei loro argomenti, piuttosto convincenti. È successo con Tonali al Newcastle, si è ripetuto con Vicario proprio al Tottenham: pochi convenevoli, tanti milioni e operazioni discretamente rapide. La prima accelerazione concreta, insomma, potrebbe essere quella decisiva. E le quotazioni di Bremer, in questo momento, sono segnalate in grande ascesa, anche per la delicatezza del ruolo occupato in campo dal brasiliano e per la penuria di alternative di livello assoluto al centro della difesa. L’ex Torino, al primo vero impatto con i palcoscenici più prestigiosi del pallone europeo, ha confermato in questa stagione le aspettative della vigilia e, al contempo, anche i margini di crescita per andare ancora a scartavetrare qualche ruvidità. Le sirene che tentano di ammaliarlo dal campionato più in voga del mondo, ora, non sono che una logica conseguenza.

London calling

E proprio il Tottenham, in questo senso, scatta dalla prima fila. Perché gli Spurs potrebbero perdere a breve sia Lenglet che Sanchez e, di conseguenza, vorrebbero consegnare al neo tecnico Postecoglou un sostituto di livello. Abbastanza giovane, ma già pronto. Un profilo come Guehi del Crystal Palace, come Tapsoba del Leverkusen, come Van De Ven del Wolfsburg. O, appunto, come Bremer della Juventus. Che in bianconero è arrivato da meno di un anno e che a Torino resterebbe volentieri, proprio come volentieri lo confermerebbero il club e il tecnico. Ma l’estate appena iniziata impone freddi ragionamenti nelle stanze della Continassa. In attesa dell’offerta giusta.

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