TORINO - Alla fine, il coltello dalla parte del manico ce l’hanno loro. I giocatori. Ormai lo hanno capito tutti e così, se ci si avvicina troppo al momento verità, ovvero l’ultimo anno di contratto, c’è poco da mettersi a fare braccio di ferro: la certezza è quella di perdere, il rischio di strapparsi pure i muscoli del bicipite. Massima che vale dunque anche per Claudio Lotito, presidente battagliero per antonomasia e duro a cedere per primo. Ma nel mercato deve sempre prevalere l’interesse sull’orgoglio personale e questo concetto il numero uno laziale lo ha ben presente.
Milinkovic, un altro gigante per la Juve
Tutto questo preambolo per introdurre la cornice dell’affare Milinkovic-Juventus, per il quale tutti gli astri si stanno mettendo, con gradualità, nella posizione corretta. Il club bianconero dopo essere riuscito nell’impresa di prolungare con Rabiot per un anno, con il francese in scadenza, punta dritto a un altro gigante del centrocampo, la mezzala serba della Lazio che insegue peraltro da lungo tempo. E moltissimo tempo fa, addirittura lo scorso calciomercato, venne trovata l’intesa economica tra il giocatore e i torinesi. La situazione attuale vede il presidente laziale deciso a monetizzare al meglio per la cessione di Milinkovic ma il tempo non sta giocando a favore del massimo dirigente.