TORINO - A un mese di distanza dall’ufficializzazione del primo e finora unico colpo in ingresso, quel Weah che ha già preso possesso con disinvoltura della corsia di destra, l’attesa della Juventus sul mercato si conferma decisamente vigile. E attiva. In questo senso, infatti, va interpretato l’imminente blitz di Cristiano Giuntoli a Londra, non appena il neo direttore tecnico avrà smaltito il jet lag lasciato in eredità dal rientro in Italia dopo aver vissuto per alcuni giorni il ritiro americano della squadra.
Poi, certo, occorrerà che l’effetto domino faccia il suo corso. I bianconeri aspettano che in Europa si inneschi il valzer delle punte, per capire che ruolo potrà giocare nello scacchiere internazionale Vlahovic. E aspettano, allo stesso modo, che si incastrino le tessere delle operazioni in uscita imbastite nelle ultime settimane. A quel punto sì, poi, si potrà ragionare in termini concreti su volti nuovi da assicurare ad Allegri.
Lukaku, Giuntoli e l'assist di Pochettino
Intanto, appunto, Giuntoli ha messo in agenda una capatina sotto il Big Ben. Per toccare con mano la possibilità di cedere alcuni esuberi, ma anche per sondare il terreno riguardo l’operazione più chiacchierata del momento: quella che porterebbe, condizionale d’obbligo, Lukaku dall’Inter alla Juventus, via Chelsea. La punta è legata ai Blues da un contratto fino al 2026, ma l’intenzione è quella di sciogliere prima l’accordo: il belga intende cambiare aria, il club ha bisogno di sfoltire una rosa “monstre” che nella passata stagione ha creato problemi enormi. «Abbiamo 29 giocatori, che è una quantità incredibile: con il club troveremo una soluzione per chi non è contento», ha assicurato Pochettino. Servendo, chissà, un assist proprio a Giuntoli.
Che non ha intenzione né possibilità di affondare qui e ora, alle cifre (40 milioni) richieste dai londinesi, ma che vanta la preziosa arma della pazienza. Così, di fronte alle pressioni del tecnico da una parte e dell’entourage del giocatore dall’altra, potrebbe mutare nel corso d’agosto uno scenario che attualmente vede il Chelsea chiudere con decisione alla prospettiva di una cessione in prestito.