Thuram alla Juve, Khephren è il sogno in mediana: contatto con il Nizza

Il figlio più giovane di Lilian e fratello dell’interista Marcus resta nel mirino. Servono nuove uscite per finanziare un colpo a centrocampo: i dettagli

La cessione di Zakaria, direzione Monte-Carlo, libera spazio salariale più che un posto in squadra, perché lo svizzero era già fuori dalla lista ed era considerato di fatto un esubero, come i già fuoriusciti Kulusevski e Arthur, oltre ai vari Bonucci, Pellegrini, Pjaca e via discorrendo. E non sono da escludere altre partenze, perché al giusto prezzo tutti sono vendibili, compreso chi in questo momento è numericamente fondamentale per cominciare la stagione: la filosofia è cambiata e fare cassa è necessario per un club come la Juventus che deve rinunciare agli introiti della Champions e ha un buco finanziario da colmare anche attraverso un utile dal mercato. Se la partita più importante, tra entrate e uscite, si gioca in attacco sull’asse con il Chelsea che vede coinvolti Lukaku e Vlahovic, l’altro reparto che per Allegri va puntellato è il centrocampo. Dalla mediana dovranno uscire almeno altri tre giocatori tra prestiti (Miretti, Nicolussi Caviglia, Barrenechea) e possibili cessioni a titolo definitivo (McKennie può rimanere, ma tornerebbe sul mercato in caso di proposta da 20 milioni in su).

Juventus, obiettivo rinforzare il centrocampo

Servono ulteriori risorse economiche per poter piazzare un colpo in entrata: la Juventus spera sì nella ripresa di Pogba a pieno regime, ma l’incertezza ben descritta dal tecnico livornese durante la tournée americana circa gli indefiniti e indefinibili tempi di recupero del Polpo spinge la società a correre ai ripari in un settore di campo cruciale e già segnato da qualche infortunio prima ancora dell’inizio del campionato. L’Arabia Saudita si è portata via i principali candidati al ruolo di rinforzo bianconero per il centrocampo: prima l’Al-Hilal si è preso a suon di petrodollari Sergej Milinkovic-Savic, promesso sposo della Juventus fino a quando non ha più potuto resistere al fascino di un’offerta impareggiabile sul piano economico; dopo è stato Franck Kessie a cedere al corteggiamento arabo, in questo caso dell’Al-Ahli, rendendo vana la rincorsa di Giuntoli che con il Barcellona ragionava su un prestito con diritto di riscatto. Caduti due obiettivi prioritari, peraltro graditi ad Allegri, la Juventus non ha mai perso di vista le altre strade: un acquisto si può concretizzare, a patto di piazzare tutte le cessioni necessarie. Si è parlato di Thomas Partey dell’Arsenal, ma i costi sono troppo alti per giustificare l’investimento su un 30enne. Sempre viva la doppia pista che porta a Monaco di Baviera, dall’olandese Gravenberch e dal tedesco Goretzka, esuberi di lusso, però costosi.

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Juventus, si guarda in Francia

Le conoscenze di Giuntoli e Manna portano piuttosto a due profili giovani, francesi: uno è Habib Diarra dello Strasburgo, talento interessante ma forse con troppa poca esperienza per convincere subito Allegri. Di altra caratura è Khephren Thuram, figlio di una leggenda Juve come Lilian e fratello del neo interista Marcus. Lo vogliono un po’ tutti, il gioiellino del Nizza: la Juventus lo segue da almeno un anno, l’Inter pure, il Liverpool lo ha puntato e il Psg osserva con attenzione. Insomma, è un’operazione costosa, però affascinante: la dirigenza bianconera ne ha parlato con i francesi, all’interno di discorsi che possono coinvolgere pure elementi in esubero alla Continassa (come Pellegrini e De Winter che però è sempre più vicino al Genoa).
La concorrenza è agguerrita su Thuram Junior, classe 2001, pilastro della Francia Under 21 e futuro prospetto da Nazionale maggiore, già fatto debuttare dal ct Deschamps (a marzo, qualche minuto contro l’Olanda): l’Inter lo aveva messo nel mirino, salvo poi gettarsi su un altro giovane di grande prospettiva come Samardzic. Al momento la Juventus non possiede i mezzi necessari per poter puntare all’altro figlio di Lilian, ma restano quasi 4 settimane di tempo per poter concretizzare operazioni in entrata nella finestra di mercato estiva italiana: qualche cessione, un’apertura da parte del Nizza a una formula funzionale e la volontà del giocatore possono trasformare in realtà quello che ora come ora è un sogno juventino di mezza estate.

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La cessione di Zakaria, direzione Monte-Carlo, libera spazio salariale più che un posto in squadra, perché lo svizzero era già fuori dalla lista ed era considerato di fatto un esubero, come i già fuoriusciti Kulusevski e Arthur, oltre ai vari Bonucci, Pellegrini, Pjaca e via discorrendo. E non sono da escludere altre partenze, perché al giusto prezzo tutti sono vendibili, compreso chi in questo momento è numericamente fondamentale per cominciare la stagione: la filosofia è cambiata e fare cassa è necessario per un club come la Juventus che deve rinunciare agli introiti della Champions e ha un buco finanziario da colmare anche attraverso un utile dal mercato. Se la partita più importante, tra entrate e uscite, si gioca in attacco sull’asse con il Chelsea che vede coinvolti Lukaku e Vlahovic, l’altro reparto che per Allegri va puntellato è il centrocampo. Dalla mediana dovranno uscire almeno altri tre giocatori tra prestiti (Miretti, Nicolussi Caviglia, Barrenechea) e possibili cessioni a titolo definitivo (McKennie può rimanere, ma tornerebbe sul mercato in caso di proposta da 20 milioni in su).

Juventus, obiettivo rinforzare il centrocampo

Servono ulteriori risorse economiche per poter piazzare un colpo in entrata: la Juventus spera sì nella ripresa di Pogba a pieno regime, ma l’incertezza ben descritta dal tecnico livornese durante la tournée americana circa gli indefiniti e indefinibili tempi di recupero del Polpo spinge la società a correre ai ripari in un settore di campo cruciale e già segnato da qualche infortunio prima ancora dell’inizio del campionato. L’Arabia Saudita si è portata via i principali candidati al ruolo di rinforzo bianconero per il centrocampo: prima l’Al-Hilal si è preso a suon di petrodollari Sergej Milinkovic-Savic, promesso sposo della Juventus fino a quando non ha più potuto resistere al fascino di un’offerta impareggiabile sul piano economico; dopo è stato Franck Kessie a cedere al corteggiamento arabo, in questo caso dell’Al-Ahli, rendendo vana la rincorsa di Giuntoli che con il Barcellona ragionava su un prestito con diritto di riscatto. Caduti due obiettivi prioritari, peraltro graditi ad Allegri, la Juventus non ha mai perso di vista le altre strade: un acquisto si può concretizzare, a patto di piazzare tutte le cessioni necessarie. Si è parlato di Thomas Partey dell’Arsenal, ma i costi sono troppo alti per giustificare l’investimento su un 30enne. Sempre viva la doppia pista che porta a Monaco di Baviera, dall’olandese Gravenberch e dal tedesco Goretzka, esuberi di lusso, però costosi.

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