Juve, tutto sul mercato in uscita: i club su Kostic e chi vorrebbe Iling

Giuntoli lavora per sfoltire l’organico: i due esterni mancini piacciono in Premier e non solo. Gonzalez e Soulé possono andare via in prestito
Juve, tutto sul mercato in uscita: i club su Kostic e chi vorrebbe Iling© Getty Images/Marco Canoniero/Ag. Aldo Liverani

TORINO - Il passaggio “alle cose formali” ha lasciato in eredità a Max Allegri una rosa da trenta giocatori. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivata l’ufficialità dell’addio a Rovella, alla Lazio in prestito biennale con obbligo di riscatto, in attesa del nero su bianco con analoga formula per Pellegrini.

Ma l’organico della Juventus ha bisogno di un’ulteriore cura dimagrante. In modo da consegnare al tecnico un gruppo di lavoro gestibile nel corso della stagione, in modo da alleggerire il monte ingaggi e strizzare così l’occhio a un’eventuale entrata “last minute”. E questo al saldo delle partenze degli esuberi ai margini del progetto tecnico: non solo Bonucci, ma anche i vari Frabotta (Bari e Palermo sulle sue tracce) e Pjaca (strada estera più calda di quella che conduce a Pisa).

Mercato Juve, nuove sirene per Kostic

Tra gli elementi di spicco all’opera in questa calda estate tra Stati Uniti e Continassa, i movimenti più concreti registrati negli ultimi giorni conducono al profilo di Filip Kostic. L’esterno serbo ha disputato una prima stagione a Torino all’altezza delle aspettative, impreziosita da 3 reti e ben 11 assist, ma - in contumacia della convincente crescita di Cambiaso -, il 30enne di Kragujevac risulta sacrificabile. Solo e soltanto, naturalmente, a fronte di un’offerta ritenuta congrua, se non proprio vantaggiosa. Un’offerta da almeno 20 milioni, insomma, quanto il club bianconero ha chiesto a chi ha bussato alla porta nelle ultime ore: il Nottingham dalla Premier e il Wolfsburg dalla Bundesliga, ma anche qualche intermediario per conto – ça va sans dire – dell’Arabia Saudita.

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Iling, l'interesse di Nottingham e Bologna

Ma la situazione sulla corsia di sinistra, da qui al 1° settembre, andrà monitorata nel suo complesso: anche Samuel Iling-Junior piace parecchio, in particolare a Nottingham e Bologna, da cui sono ora attesi passi ufficiali. Quelli che non sono - al momento - arrivati per Szczesny (sempre incluso nella lunga lista dei portieri graditi al Bayern Monaco, alla ricerca di un titolare in assenza di Neuer) e per Chiesa (sondaggi esplorativi, in attesa di eventuali mosse concrete del Psg).

Soulé, Gonzalez, Miretti e Nicolussi: la situazione

Ma sono anche i giovani, se non soprattutto, a tener banco in questo momento. Per sfoltire la rosa, infatti, Giuntoli e Allegri sono intenzionati a indirizzare alcuni profili verso il prestito per favorirne la piena maturazione. Un discorso che vale per Facundo Gonzalez, che in Italia deve ancora ambientarsi e che ha la forte concorrenza interna di un Huijsen in grande ascesa, ma anche per Matias Soulé, alla ricerca di continuità per potersi affermare ai massimi livelli. Il difensore uruguaiano è molto vicino al prestito secco alla Salernitana (ma piace anche a Samp e Pisa), destinazione che potrebbe riguardare anche il fantasista argentino: la Juventus per lui continua però a confidare in una soluzione più remunerativa per le casse, motivo per cui la sua situazione sarà probabilmente definita solo negli ultimi giorni di mercato. Proprio come quella di Miretti e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo: non è affatto escluso che entrambi i canterani vengano confermati.

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TORINO - Il passaggio “alle cose formali” ha lasciato in eredità a Max Allegri una rosa da trenta giocatori. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivata l’ufficialità dell’addio a Rovella, alla Lazio in prestito biennale con obbligo di riscatto, in attesa del nero su bianco con analoga formula per Pellegrini.

Ma l’organico della Juventus ha bisogno di un’ulteriore cura dimagrante. In modo da consegnare al tecnico un gruppo di lavoro gestibile nel corso della stagione, in modo da alleggerire il monte ingaggi e strizzare così l’occhio a un’eventuale entrata “last minute”. E questo al saldo delle partenze degli esuberi ai margini del progetto tecnico: non solo Bonucci, ma anche i vari Frabotta (Bari e Palermo sulle sue tracce) e Pjaca (strada estera più calda di quella che conduce a Pisa).

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Tra gli elementi di spicco all’opera in questa calda estate tra Stati Uniti e Continassa, i movimenti più concreti registrati negli ultimi giorni conducono al profilo di Filip Kostic. L’esterno serbo ha disputato una prima stagione a Torino all’altezza delle aspettative, impreziosita da 3 reti e ben 11 assist, ma - in contumacia della convincente crescita di Cambiaso -, il 30enne di Kragujevac risulta sacrificabile. Solo e soltanto, naturalmente, a fronte di un’offerta ritenuta congrua, se non proprio vantaggiosa. Un’offerta da almeno 20 milioni, insomma, quanto il club bianconero ha chiesto a chi ha bussato alla porta nelle ultime ore: il Nottingham dalla Premier e il Wolfsburg dalla Bundesliga, ma anche qualche intermediario per conto – ça va sans dire – dell’Arabia Saudita.

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