TORINO - Il passaggio “alle cose formali” ha lasciato in eredità a Max Allegri una rosa da trenta giocatori. Nella giornata di ieri, infatti, è arrivata l’ufficialità dell’addio a Rovella, alla Lazio in prestito biennale con obbligo di riscatto, in attesa del nero su bianco con analoga formula per Pellegrini.
Ma l’organico della Juventus ha bisogno di un’ulteriore cura dimagrante. In modo da consegnare al tecnico un gruppo di lavoro gestibile nel corso della stagione, in modo da alleggerire il monte ingaggi e strizzare così l’occhio a un’eventuale entrata “last minute”. E questo al saldo delle partenze degli esuberi ai margini del progetto tecnico: non solo Bonucci, ma anche i vari Frabotta (Bari e Palermo sulle sue tracce) e Pjaca (strada estera più calda di quella che conduce a Pisa).
Mercato Juve, nuove sirene per Kostic
Tra gli elementi di spicco all’opera in questa calda estate tra Stati Uniti e Continassa, i movimenti più concreti registrati negli ultimi giorni conducono al profilo di Filip Kostic. L’esterno serbo ha disputato una prima stagione a Torino all’altezza delle aspettative, impreziosita da 3 reti e ben 11 assist, ma - in contumacia della convincente crescita di Cambiaso -, il 30enne di Kragujevac risulta sacrificabile. Solo e soltanto, naturalmente, a fronte di un’offerta ritenuta congrua, se non proprio vantaggiosa. Un’offerta da almeno 20 milioni, insomma, quanto il club bianconero ha chiesto a chi ha bussato alla porta nelle ultime ore: il Nottingham dalla Premier e il Wolfsburg dalla Bundesliga, ma anche qualche intermediario per conto – ça va sans dire – dell’Arabia Saudita.