Pagina 4 | Allegri chiama Morata! Juve, dipende da Kean: la cessione è difficile ma...

Ci sono telefonate che allungano la vita, come insegnava uno spot televisivo ormai impolverato. E altre che cambiano la rotta di una carriera, anche. Ecco: Alvaro Morata e Moise Kean, in questi giorni convulsi da tramonto sul calciomercato, tengono il volume della suoneria sempre al massimo. Il primo attende una chiamata dalla Juventus, dopo quella informale già ricevuta negli scorsi giorni dal suo mentore Max Allegri, per trasformare in realtà il desiderio di tornare (per la terza volta!) nella “sua” Torino.

Il secondo scalpita per un analogo trillo dal club bianconero, nel suo caso però per avere il via libera verso una nuova destinazione, così da assecondare i pruriti da titolarità fissa. E difficilmente una telefonata potrà arrivare senza che arrivi anche l’altra...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juventus, la situazione dell'attacco: Milik, Vlahovic, Chiesa e Kean

Il racconto da centralino della Continassa, infatti, si inserisce nel contesto di un mercato in potenziale evoluzione, per il reparto offensivo della Juventus, fino all’ultimo istante della sessione. Il solo Milik, a otto giorni dal gong, può dirsi pressoché certo del posto in squadra: su Vlahovic incombe sempre lo scambio con Lukaku, su Chiesa aleggia lo spettro di un’offerta irrinunciabile. E Kean, appunto, ha dato disponibilità a cercare una soluzione lontano da Torino che verrebbe accolta con favore da tutte le parti in causa. Proprio la partenza della punta classe 2000, e per di più a fronte di un’operazione remunerativa per le casse bianconere, rappresenta la più classica delle “conditio sine qua non” per lavorare al ritorno di Morata: lo impongono i paletti finanziari di un’estate all’insegna dell’austerità.

All’ex Everton, nelle ultime settimane, si sono avvicinati il Milan e il Siviglia, ma proponendo formule fantasiose che non hanno stuzzicato l’interesse di Giuntoli. La traccia più concreta, in questo momento, conduce alla ricca Premier League, in direzione Fulham: il dt bianconero parte da una richiesta di 40 milioni, ma è disposto a trattare con il club londinese che al centro dell’attacco ha appena perso Mitrovic, volato in Arabia per oltre 50 milioni di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'exit strategy per Kean e le successive manovre

Se la Juventus dovesse individuare un’exit strategy per Kean, allora affonderebbe per un altro attaccante, al fine di consegnare ad Allegri un pacchetto offensivo – includendo il baby Yildiz – da cinque elementi. Sul taccuino di Giuntoli è sempre presente il nome di Berardi, anche se le quotazioni dell’esterno calabrese sono segnalate in calo: Carnevali si è esposto in maniera importante sulla rottura della trattativa con i bianconeri e la Fiorentina, se dovesse cedere alle lusinghe inglesi per Nico Gonzalez, virerebbe con decisione su uno dei pupilli di Italiano. Per cautelarsi di fronte a questo scenario, così, la Juventus si è mossa rinfrescando una pista di mercato mai sopita, come quella che conduce a un attaccante da 185 partite e 59 reti in bianconero come Morata.

I primi sondaggi esplorativi hanno permesso di incassare il quasi scontato gradimento del 30enne madrileno, che a Torino ha casa e amici, oltre a miriadi di ricordi. E altrettanto scontato è il gradimento di Allegri, che da anni conosce e apprezza le qualità dello spagnolo. Vuoi per la sua duttilità in campo, per la sua capacità di non alimentare mai polemiche e perché conosce a menadito l’ambiente e non avrebbe bisogno di tempi tecnici per acclimatarsi...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Obiettivo Morata

Per tutti questi motivi, insomma, Allegri si è mosso per provare ad inaugurare il sentiero che porta ad “Alvarito”, legato all’Atletico Madrid per una stagione ancora. Con 21 milioni, che corrispondono alla clausola rescissoria, non è necessario imbastire alcuna trattativa (ma il versamento dovrebbe arrivare in una soluzione unica), mentre si configura come improbabile il via libera a uno sconto: un po’ perché Simeone ha già dichiarato di non voler rinunciare al suo attaccante, un po’ perché l’indice di liquidità degli spagnoli invita la dirigenza a incassare tutto l’incassabile e un po’ perché il tempo per rimpiazzare il numero 19 inizia a scarseggiare.

Morata, poi, con un ingaggio da poco più di 5 milioni netti a stagione, peserebbe più di Kean a libro paga della Juventus. Ma un passo indietro nelle pretese e uno avanti verso la possibilità di spalmare l’ingaggio sarebbe un compromesso nelle corde dell’ex bianconero pur di riabbracciare Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Obiettivo Morata

Per tutti questi motivi, insomma, Allegri si è mosso per provare ad inaugurare il sentiero che porta ad “Alvarito”, legato all’Atletico Madrid per una stagione ancora. Con 21 milioni, che corrispondono alla clausola rescissoria, non è necessario imbastire alcuna trattativa (ma il versamento dovrebbe arrivare in una soluzione unica), mentre si configura come improbabile il via libera a uno sconto: un po’ perché Simeone ha già dichiarato di non voler rinunciare al suo attaccante, un po’ perché l’indice di liquidità degli spagnoli invita la dirigenza a incassare tutto l’incassabile e un po’ perché il tempo per rimpiazzare il numero 19 inizia a scarseggiare.

Morata, poi, con un ingaggio da poco più di 5 milioni netti a stagione, peserebbe più di Kean a libro paga della Juventus. Ma un passo indietro nelle pretese e uno avanti verso la possibilità di spalmare l’ingaggio sarebbe un compromesso nelle corde dell’ex bianconero pur di riabbracciare Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...