TORINO - Quando l’Italia ha sfidato l’Ucraina il 12 settembre scorso nella delicata sfida di Milano, stadio “Meazza” nel quartiere San Siro, Cristiano Giuntoli ha guardato ben poco della dinamica generale della partita e si è invece concentrato su un solo giocatore, come sempre quando in campo c’è un elemento che gli interessa.
Il personaggio in questione è Georgiy Sudakov, trequartista classe 2002 dello Shakhtar Donetsk, per il quale già nelle settimane post mercato estivo si era accesa una sfida di mercato tra la Juventus, il Napoli (cascami del passato dirigenziale dell’attuale dt bianconero che lo monitora dall’inverno scorso) e alcuni club di Premier con il Brighton di Roberto De Zerbi in prima fila.
Sudakov, un Europeo U21 da protagonista
Sudakov è il clamoroso esempio di come il calcio riesca a produrre talento anche nel mezzo del dramma di una guerra che costringe la gente a vivere sotto le bombe. Tanto è vero che la sua foto in un rifugio antiatomico accanto alla moglie incinta ha rivaleggiato in attenzioni con le immagini delle sue performance con l’Under 21 che (soprattutto) grazie a lui è arrivata alle semifinali dell’Europeo e si è conquistata, cosa che non è riuscita all’Under 21 azzurra, la qualificazione alle Olimpiadi del 2024.