Mercato Juve, McKennie da esubero a indispensabile: incontro per il rinnovo

Gli agenti dell’americano attesi in Europa durante la sosta per il contratto in scadenza nel 2025. Il texano è tra i più utilizzati da Allegri
Mercato Juve, McKennie da esubero a indispensabile: incontro per il rinnovo© Juventus FC via Getty Images

Da esubero a indispensabile nell’arco di poche settimane. Questa la parabola vissuta negli ultimi tempi da Weston McKennie, che aveva iniziato la stagione da separato in casa con la Vecchia Signora. Tanto che la Juventus a inizio estate l’aveva collocato sul mercato dopo che l’americano era rientrato dal Leeds: il mancato riscatto da parte del club di Elland Road aveva mandato in fumo 34 milioni di euro. Una plusvalenza straordinaria sfumata soprattutto a causa della retrocessione subita dal club dello Yorkshire. Fatale un girone di ritorno disastroso, al quale aveva contribuito anche - suo malgrado - il centrocampista texano.

Niente riscatto e 6 mesi da incubo quelli vissuti in Premier League dal Maghetto, come è soprannominato l’ex Schalke. In Inghilterra McKennie ha faticato a lasciare il segno. Basti vedere i suoi numeri inglesi: in 19 presenze sforna appena 1 assist, collezionando invece ben 7 ammonizioni. Un’avventura da dimenticare che però ha avuto il merito di rimotivare Weston, che fin dal primo giorno di ritiro ha approcciato alla stagione con un furore agonistico e una determinazione mai vista prima dalle parti della Continassa.

Juve, la svolta McKennie

Motivo per cui Max Allegri decise di ripescarlo per la tournée negli Stati Uniti. E proprio a casa sua McKennie ha svoltato: il brillante pre-campionato disputato in America convinse Giuntoli e Manna a trattenerlo in bianconero. Il resto è storia di oggi, con la mezzala che ha saputo prendersi il posto fisso nell’undici titolare. Allo statunitense adesso Allegri non rinuncia praticamente mai, tanto da essere quarto nella speciale classifica dei calciatori juventini che hanno disputato maggior minuti in questa stagione. A testimonianza di ciò il tecnico livornese l’ha reinventato anche esterno destro a tutta fascia. Un ruolo che McKennie ha dimostrato di saper interpretare con personalità ed efficacia, tanto da scalzare il connazionale e più quotato Timothy Weah.

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McKennie, la situazione rinnovo

Un boom che non è passato inosservato dalle parti della Continassa, con gli agenti del texano pronti ad aprire i discorsi per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Attesa in Italia una delegazione della Wasserman nella seconda metà novembre per sviluppare, appunto, questi discorsi. A completare il magic moment del numero 16 juventino manca ora solo il gol. L’americano non trova la via della rete da oltre un anno. Per la precisione, domani allo Stadium, saranno 385 i giorni di digiuno: l'ultima sua esultanza risale a Juve-Empoli del 21 ottobre 2022. È passato tanto, troppo tempo per un centrocampista come lui in grado di contribuire a livello realizzativo con almeno 4-5 segnature a campionato.

Juve, il mercato di gennaio

Quelle richieste a gran voce da Allegri, che dal mercato di gennaio si aspetta un innesto con queste caratteristiche. Il preferito resta sempre De Paul (Atletico Madrid), tallonato da Samardzic (Udinese). Tra le alternative rimane vivo il nome Philipps in uscita dal Manchester City, anche se a livello di caratteristiche tecnico-tattiche non sembra rispondere in pieno alle richieste allegriane. Inoltre sul nazionale inglese c’è in forte pressing il Newcastle, che deve rimpiazzare Tonali. Mentre non stanno decollando per motivi diversi le piste londinesi (Hojbjerg e Partey in esubero rispettivamente al Tottenham e all’Arsenal). Visionato recentemente in occasione di Bologna-Lazio pure lo scozzese Ferguson, ma gli emiliani non intendono privarsene nella sessione invernale. Il casting è appena iniziato…

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Da esubero a indispensabile nell’arco di poche settimane. Questa la parabola vissuta negli ultimi tempi da Weston McKennie, che aveva iniziato la stagione da separato in casa con la Vecchia Signora. Tanto che la Juventus a inizio estate l’aveva collocato sul mercato dopo che l’americano era rientrato dal Leeds: il mancato riscatto da parte del club di Elland Road aveva mandato in fumo 34 milioni di euro. Una plusvalenza straordinaria sfumata soprattutto a causa della retrocessione subita dal club dello Yorkshire. Fatale un girone di ritorno disastroso, al quale aveva contribuito anche - suo malgrado - il centrocampista texano.

Niente riscatto e 6 mesi da incubo quelli vissuti in Premier League dal Maghetto, come è soprannominato l’ex Schalke. In Inghilterra McKennie ha faticato a lasciare il segno. Basti vedere i suoi numeri inglesi: in 19 presenze sforna appena 1 assist, collezionando invece ben 7 ammonizioni. Un’avventura da dimenticare che però ha avuto il merito di rimotivare Weston, che fin dal primo giorno di ritiro ha approcciato alla stagione con un furore agonistico e una determinazione mai vista prima dalle parti della Continassa.

Juve, la svolta McKennie

Motivo per cui Max Allegri decise di ripescarlo per la tournée negli Stati Uniti. E proprio a casa sua McKennie ha svoltato: il brillante pre-campionato disputato in America convinse Giuntoli e Manna a trattenerlo in bianconero. Il resto è storia di oggi, con la mezzala che ha saputo prendersi il posto fisso nell’undici titolare. Allo statunitense adesso Allegri non rinuncia praticamente mai, tanto da essere quarto nella speciale classifica dei calciatori juventini che hanno disputato maggior minuti in questa stagione. A testimonianza di ciò il tecnico livornese l’ha reinventato anche esterno destro a tutta fascia. Un ruolo che McKennie ha dimostrato di saper interpretare con personalità ed efficacia, tanto da scalzare il connazionale e più quotato Timothy Weah.

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