Mercato Juve, Fabian Ruiz, De Paul e le piste inglesi: fila alla Continassa

Tutti sanno che alla Juve serve un rinforzo a centrocampo: in questi giorni a Torino c’è un viavai di agenti pronti a proporre soluzioni
Mercato Juve, Fabian Ruiz, De Paul e le piste inglesi: fila alla Continassa

TORINO - Non c’è ambiente come quello del calcio in cui le voci si diffondano in fretta e con altrettanta capacità di penetrazione, soprattutto se riguardano personaggi o club di grande tradizione e visibilità. Figurarsi, dunque, nel caso della Juventus alle prese con una serie di defezioni forzate a centrocampo che la rendono immediatamente un target da parte dei procuratori che peraltro (e da un certo punto di vista perfino legittimamente, perché i bilanci della casa madre Exor sono di facile reperibilità...) faticano assai a convincersi che sia diventato un club con difficoltà economiche.

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Juve, l'idea Fabian Ruiz

E, insomma, alla sede della Juventus (e ai telefonini di Giuntoli e Manna) c’è la coda di procuratori che manco i piazzisti del Folletto negli Anni 80 del secolo corso. E non fate battute circa l’eventualità che possano proporre anche dei bidoni (non “aspiratutto” in stile Folletto) perché in non pochi casi si tratta di giocatori di qualità. Come tale, appunto, è indiscutibilmente Fabian Ruiz che i trova ai margini del Psg e il cui desiderio di trovare maggior spazio si sposerebbe, appunto secondo i propri agenti, con le necessità quantitative della rosa bianconera. Poi, però, c’è da tener conto di alcuni paramenti affatto secondari come quelli economici (in termine di monte ingaggi: lo stipendio dello spagnolo è in linea con il target del club franco-qatariota e supera con leggiadria i 6 milioni di euro) e quelli tecnico-ambientali a cui (giustamente) bada assai Massimiliano Allegri circa gli equilibri interni a un gruppo che ha raggiunto una unità di intendi e introiettato una dedizione alla sofferenza straordinari.

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Rosa corta, occasione per i giovani

Certo, il problema della rosa corta e della carenza esistono, ma è opportuno arrivare a ridosso di gennaio per capire chi potrà recuperare e, nell’immediatezza, se vi saranno altri impegni azzurri che potrebbero determinare intoppi a marzo in sede di spareggi per l’Europeo. A Italia già qualificata, invece, anche quel tipo di possibile intoppo sarebbe escluso. Certo, arriveranno le gare di Coppa Italia ma, posto che - soprattutto in un anno come questo - per la Juve non è mai una competizione secondaria, rappresenterà comunque l’opportunità per dare spazio ai più giovani. Poi, certo: dt e ds bianconeri hanno l’obbligo istituzionale e professionale di esperire le varie situazioni per farsi trovare pronti a cogliere le famose “opportunità” di cui tanto si ciacola intorno al mercato. Così, se magari potevano passare (quasi) inosservati i viaggi di Giuntoli all’epoca del Napoli, è inevitabile che la maggior mediaticità che circonda la Juventus piazzi al centro dell’obiettivo le sue mosse in coppia con Manna.

Mercato Juve, gli altri obiettivi

Ultimo esempio il blitz a Londra quanto, anche lì, si sono ascoltare le situazioni relative a Phillips del City, a Hojbjerg del Tottenham e a Thomas Partey dell’Arsenal: tutti e tre, guardacaso, al margine del progetto tecnico e quindi con club e agenti interessati a incastrare le esigenze dei loro uomini con quelle presunte della Juve. Poi, certo, uno con le caratteristiche di De Paul farebbe pure comodo, ma intanto non è così convinto di lasciare l’Atletico e, poi: come si rileverebbe l’inserimento nel gruppo bianconero? Certo, è vero che conosce a menadito il campionato italiano e sta in un posto in cui l’allenatore - nello specifico Simeone - sa inculcare la religione del sacrificio e la priorità delle esigenze di gruppo rispetto a quelle individuali, ma al momento si resta a livello di suggestioni e, appunto, contatti da “piazzisti”. Così come quelli che suggeriscono il ritorno di ex liberi o quasi da contratto. Del resto gennaio si avvicina e il mercato invernale ha, rispetto a quello estivo, una variabile molto importante: la finestra dura assai di meno e, proprio per questo, i contatti iniziano prima. Ma da quei a sostenere che qualcuno di nuovo arrivi di sicuro nello spogliatoio della Continassa, ancora ce ne passa.

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E, insomma, alla sede della Juventus (e ai telefonini di Giuntoli e Manna) c’è la coda di procuratori che manco i piazzisti del Folletto negli Anni 80 del secolo corso. E non fate battute circa l’eventualità che possano proporre anche dei bidoni (non “aspiratutto” in stile Folletto) perché in non pochi casi si tratta di giocatori di qualità. Come tale, appunto, è indiscutibilmente Fabian Ruiz che i trova ai margini del Psg e il cui desiderio di trovare maggior spazio si sposerebbe, appunto secondo i propri agenti, con le necessità quantitative della rosa bianconera. Poi, però, c’è da tener conto di alcuni paramenti affatto secondari come quelli economici (in termine di monte ingaggi: lo stipendio dello spagnolo è in linea con il target del club franco-qatariota e supera con leggiadria i 6 milioni di euro) e quelli tecnico-ambientali a cui (giustamente) bada assai Massimiliano Allegri circa gli equilibri interni a un gruppo che ha raggiunto una unità di intendi e introiettato una dedizione alla sofferenza straordinari.

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