TORINO - Non c’è ambiente come quello del calcio in cui le voci si diffondano in fretta e con altrettanta capacità di penetrazione, soprattutto se riguardano personaggi o club di grande tradizione e visibilità. Figurarsi, dunque, nel caso della Juventus alle prese con una serie di defezioni forzate a centrocampo che la rendono immediatamente un target da parte dei procuratori che peraltro (e da un certo punto di vista perfino legittimamente, perché i bilanci della casa madre Exor sono di facile reperibilità...) faticano assai a convincersi che sia diventato un club con difficoltà economiche.
Sancho-Juve, l'assist nella trattativa
Juve, l'idea Fabian Ruiz
E, insomma, alla sede della Juventus (e ai telefonini di Giuntoli e Manna) c’è la coda di procuratori che manco i piazzisti del Folletto negli Anni 80 del secolo corso. E non fate battute circa l’eventualità che possano proporre anche dei bidoni (non “aspiratutto” in stile Folletto) perché in non pochi casi si tratta di giocatori di qualità. Come tale, appunto, è indiscutibilmente Fabian Ruiz che i trova ai margini del Psg e il cui desiderio di trovare maggior spazio si sposerebbe, appunto secondo i propri agenti, con le necessità quantitative della rosa bianconera. Poi, però, c’è da tener conto di alcuni paramenti affatto secondari come quelli economici (in termine di monte ingaggi: lo stipendio dello spagnolo è in linea con il target del club franco-qatariota e supera con leggiadria i 6 milioni di euro) e quelli tecnico-ambientali a cui (giustamente) bada assai Massimiliano Allegri circa gli equilibri interni a un gruppo che ha raggiunto una unità di intendi e introiettato una dedizione alla sofferenza straordinari.