Nel calcio odierno che esprime campioni ormai da ogni anfratto del globo, i radar di mercato della Juventus si confermano sensibili alle aree con più alta densità di talento. Aree come i Balcani, per esempio, dove un giorno nasce Savicevic e quello dopo Modric. La colonia bianconera, con i serbi Vlahovic e Kostic che hanno raccolto il testimone dal croato Mandzukic e dal bosniaco Pjanic, potrebbe infatti crescere a breve. Perché, quando la ricerca si concentra su giocatori che sappiano abbinare una solida consistenza a una raffinata cifra tecnica, è facile che i risultati strizzino l’occhio al di là delle acque adriatiche.
Capitolo Samardzic
Nella loro approfondita indagine per scovare talenti che miscelino insieme le caratteristiche di un “numero 8” e di un “numero 10”, lacuna individuata nell’attuale rosa, Giuntoli e Manna si sono imbattuti in più d’un esponente della nobile tradizione balcanica. E uno, in particolare, li ha convinti d’essere talentuoso abbastanza da vestire la maglia bianconera, giovane al punto da meritare un importante investimento in prospettiva e insieme già esperto il giusto per rivelarsi prezioso fin da subito: si tratta di Lazar Samardzic, in estate a un passo dall’Inter e ora concreto obiettivo della Juventus. Che ha già iniziato da tempo l’opera di seduzione nei confronti del giocatore e del suo entourage, tanto da poter ormai definire compiuta quella missione, e che ha già lanciato anche qualche segnale all’Udinese che ne detiene il cartellino.