Non solo Chelsea, quanti occhi su Buongiorno
Giorni fa dall’Inghilterra erano fuoriuscite indiscrezioni sull’interesse del Chelsea, con Buongiorno inserito in un ventaglio allargato di nomi tra prime, seconde e terze scelte. Dubitiamo che di qui all’estate solo il club londinese busserebbe alle porte giuste, se Alessandro dovesse proseguire a mostrare un rendimento tanto positivo anche sotto il profilo della continuità. Buongiorno ha appena 24 anni, la maturazione completa è ancora da venire, le potenzialità sono a dir poco ampie. E fonti vicine al club granata parlano di una valutazione già molto più alta rispetto allo scorso agosto. Quattro mesi fa, quando poi Buongiorno aveva detto «no grazie» e fatto saltare in aria l’operazione Atalanta, Cairo si era messo d’accordo con i Percassi per una cifra vicina ai 25 milioni, comprensiva del cartellino di Zapata (circa 8, bonus compresi). Adesso, una valutazione realistica di Alessandro, proiettata sull’estate sempre sull’onda del buon rendimento attuale, ballerebbe intorno ai 35 milioni. "Ma io sono molto contento che sia rimasto e non penso a venderlo", diceva Cairo ancora di recente. Si vedrà.
Buongiorno e le chiacchierate di Giuntoli
E le chiacchierate di Giuntoli? Il ds voleva annusare l’aria, recepire informazioni a 360 gradi, comprendere le ambizioni del ragazzo e l’elasticità del Torino. Come però poteva facilmente immaginare, a oggi la pista appare un vicolo cieco: "un’operazione impossibile", è stata già definita nel mondo del mercato. Al di là delle strategie e delle scelte di Cairo, come potrebbe un ragazzo cresciuto nel Toro sin da quando aveva 7 anni, vicecapitano col sangue granata nelle vene, prendere in considerazione eventuali, ipotetiche offerte future della Juventus? Possiamo darci da soli la risposta. Il caso Bremer, con il suo trasferimento proprio dal Torino ai bianconeri, è davvero imparagonabile. E, fino a prova contraria, non replicabile a ‘sto giro.