Juve, Giuntoli non fa sconti: tutti in vendita. Ma ci sono dei punti fermi

Tra scenari di mercato e riflessioni sul rendimento, la prossima stagione bianconera: nessuno è al sicuro (o quasi)

Ripartire. È il verbo dominante in casa Juve, tanto da essere coniugato in due tempi: presente e futuro. Ripartire nel presente significa riprendere a vincere domenica contro il Genoa e poi continuare, per riconquistare il secondo posto e conquistare la Coppa Italia. Ripartire nel futuro significa tornare ad affrontare una stagione, la prossima, in cui lottare ad alti livelli non solo in Italia, ma anche in Champions League. Per ripartire nel presente la Juve si affiderà ai giocatori che nelle prime 21 giornate l’avevano tenuta in corsa con l’Inter, a cominciare da Dusan Vlahovic che rientrerà proprio domenica dopo la squalifica scontata contro l’Atalanta.

Calciomercato Juve, l'attacco

Per ripartire nel futuro invece ci sono meno punti di forza certi. O meglio, di certezze assolute poche o nessuna, ma di ragionevoli alcune sì. Chiariamo subito la differenza, spiegando ad esempio perché non è una certezza Vlahovic, anche se oggi tutto lascia pensare che il suo futuro sia ancora bianconero e che si possa, come vi abbiamo raccontato su Tuttosport di ieri, arrivare a un rinnovo prima dell’estate. Se però dall’estero un club presentasse un’offerta da 100 milioni o magari anche di più per DV9, sarebbe difficile se non impossibile vederlo ancora in bianconero. E se qualcuno presentasse un’offerta del genere per Kenan Yildiz sarebbe lo stesso. È però ragionevolmente certo (ecco la differenza tra certezza ragionevole e assoluta) che per quanto evidente sia il talento del diciottenne fantasista nessuno avanzerà per lui proposte del genere: ecco perché è da Yildiz che la Juventus ripartirà nella prossima stagione per quanto riguarda l’attacco. Probabilmente con Vlahovic, chissà se con Chiesa, ma da Yildiz ripartirà di certo. E oltre che dal turco da quali punti fermi (intesi come tali non solo per le probabilità di restare vicine al 100 per 100, ma anche per il rendimento che hanno dato prova di poter garantire) ripartirà la Juve 2024-25? Andiamo in ordine di formazione e di reparti.

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Mercato Juve, portiere e difesa

Per quanto abbia un ingaggio pesante, Szczesny è una certezza molto ragionevole: il portiere è un ruolo delicatissimo e sostituire il polacco, per il quale a 34 anni e con un anno di contratto non arriveranno certo offerte faroniche (eufemismo) costerebbe molto, molto di più che pagargli un anno di stipendio. In difesa non può essere considerato una certezza Bremer, perché per lui potrebbero invece arrivare proposte irrinunciabili, ma lo sono Gatti e Danilo. L’azzurro rappresenta già un punto fermo (al netto di qualche passaggio a vuoto) ed è ancora in fase ascendente, motivo per cui la Juve non monetizzerà la sua crescita (a meno di offerte fuori mercato, per tornare al concetto di certezza ragionevole). Il capitano ha fatto la scelta di legarsi alla Juve l’anno scorso nel momento di massima incertezza sul futuro societario e non tornerà indietro, né è ipotizzabile che a 31 anni arrivino per lui offerte clamorose. Così, tra un Djalò da scoprire, uno Huijsen di ritorno, eventuali acquisti se dovesse partire Bremer e - come leggete a fianco - il solito prezioso Rugani pronto in caso di bisogno, è da Gatti e Danilo che la Juventus è certa di ripartire in estate.

Cambiaso, McKennie e Locatelli

Ponte tra difesa, dove potrebbe giocare in caso di reparto a quattro, come farà nella tournée in Usa della Nazionale per la quale è stato preallertato, e il centrocampo, dove sa fare contemporaneamente l’esterno e la mezzala, è Andrea Cambiaso. Il Real Madrid lo studia periodicamente, ma servirà una proposta “galactica” per convincere la Juve a privarsi di uno dei pilastri più certi del futuro, già tra i migliori di questa stagione e, visti i 24 anni, ancora grandi margini di miglioramento. Di miglioramenti ne ha mostrati enormi Weston McKennie: è probabilmente la meno certa, per ragioni di mercato e per un contratto in scadenza nel 2025, delle ragionevoli certezze da cui la Juve ripartirà il prossimo anno, ma visto il rendimento di questa stagione e i suoi 25 anni, è probabile che a fine stagione si arrivi a un prolungamento e che poi serva un’offerta davvero importante per convincere la Juve a privarsene. Una sterzata al rendimento, soprattutto quello dell’ultimo periodo, dovrà invece darla Manuel Locatelli: la sua permanenza è tra le più certe e ha mostrato di avere le caratteristiche, anche morali, per essere parte dello zoccolo duro bianconero, ma dovrà andare oltre l’affidabilità perché Allegri, o chi dovesse sostituirlo in caso di divorzio anticipato, possa contare su di lui come punto di forza per ripartire nel futuro. E l’ideale sarebbe darla subito, quella sterzata: per ripartire nel presente.

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Ripartire. È il verbo dominante in casa Juve, tanto da essere coniugato in due tempi: presente e futuro. Ripartire nel presente significa riprendere a vincere domenica contro il Genoa e poi continuare, per riconquistare il secondo posto e conquistare la Coppa Italia. Ripartire nel futuro significa tornare ad affrontare una stagione, la prossima, in cui lottare ad alti livelli non solo in Italia, ma anche in Champions League. Per ripartire nel presente la Juve si affiderà ai giocatori che nelle prime 21 giornate l’avevano tenuta in corsa con l’Inter, a cominciare da Dusan Vlahovic che rientrerà proprio domenica dopo la squalifica scontata contro l’Atalanta.

Calciomercato Juve, l'attacco

Per ripartire nel futuro invece ci sono meno punti di forza certi. O meglio, di certezze assolute poche o nessuna, ma di ragionevoli alcune sì. Chiariamo subito la differenza, spiegando ad esempio perché non è una certezza Vlahovic, anche se oggi tutto lascia pensare che il suo futuro sia ancora bianconero e che si possa, come vi abbiamo raccontato su Tuttosport di ieri, arrivare a un rinnovo prima dell’estate. Se però dall’estero un club presentasse un’offerta da 100 milioni o magari anche di più per DV9, sarebbe difficile se non impossibile vederlo ancora in bianconero. E se qualcuno presentasse un’offerta del genere per Kenan Yildiz sarebbe lo stesso. È però ragionevolmente certo (ecco la differenza tra certezza ragionevole e assoluta) che per quanto evidente sia il talento del diciottenne fantasista nessuno avanzerà per lui proposte del genere: ecco perché è da Yildiz che la Juventus ripartirà nella prossima stagione per quanto riguarda l’attacco. Probabilmente con Vlahovic, chissà se con Chiesa, ma da Yildiz ripartirà di certo. E oltre che dal turco da quali punti fermi (intesi come tali non solo per le probabilità di restare vicine al 100 per 100, ma anche per il rendimento che hanno dato prova di poter garantire) ripartirà la Juve 2024-25? Andiamo in ordine di formazione e di reparti.

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