Il futuro della porta Juve: Szczesny, Perin e la doppia operazione di mercato

Il portiere ex Genoa torna in campo a Roma contro la Lazio. Ma al di là della stringente cronaca, qualcosa tra i pali bianconeri potrebbe cambiare nella prossima stagione

TORINO - Mattia Perin respirerà fino in fondo il profumo di quella che potrebbe finire agli archivi come una delle ultime gare in bianconero della sua carriera: la penultima, nel caso in cui la Juventus si qualifichi alla finale nella quale sarà comunque lui il titolare in ossequio alle gerarchie stabilite in avvio di stagione da Max Allegri.

Szczesny, le idee chiare e la trattativa

A meno che, come vedremo, le condizioni di Szczesny (e quel che hanno direttamente determinato in campo a Cagliari), non inducano il tecnico a rivedere le posizioni nella gara di sabato contro il Milan. In ogni caso, è forte la sensazione che in casa Juventus si sia di fronte a un possibile futuro di “porte girevoli”. Al di là della stringente cronaca, infatti, qualcosa tra i pali bianconeri potrebbe cambiare nella prossima stagione. Cominciamo da Szczesny che ha le idee chiare e intende restare, nonostante la trattativa per il prolungamento del contratto, in scadenza nel 2025 e relativa spalmatura dell’ingaggio (6,5 milioni più bonus), sia ancora tutta da definire. Il prestigio della maglia bianconera e il gradimento familiare per Torino rappresentano condizioni che agevolano la trattativa unite ovviamente al fatto che si stia parlando di un portiere estremamente affidabile e non certo di un ripiego.

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Juve-Perin: il punto

Mattia Perin, invece, sta appunto guardandosi attorno per valutare con attenzione le opzioni future perché, a 31 anni ha voglia di tornare protagonista giocando con continuità. Alla Juve, quando è stato chiamato in causa dal primo minuto, spesso e volentieri ha dimostrato di essere ancora decisivo. Ecco perché dovesse arrivare una proposta interessante la prenderebbe in considerazione. Solo nel caso, però, in cui lo cerchino per ricoprire il ruolo di “primo”, altrimenti resterebbe più che volentieri a Torino dove è uno dei leader dello spogliatoio.

Qualche società ha già iniziato a sondare il terreno col suo agente Alessandro Lucci. Ci aveva pensato nei mesi scorsi la Roma per il dopo Rui Patricio (in scadenza a giugno), ma l’esplosione di Svilar ha cambiato un po’ le strategie dei giallorossi. Attenzione poi a Monza e Fiorentina. La Viola aveva cercato Perin già un anno fa, ma allora l’ex Genoa aveva declinato preferendo restare alla Juve. Da non escludere un possibile ritorno di fiamma. Mentre i brianzoli stanno iniziando a sondare il mercato per il post Di Gregorio, destinato a fare il salto in una big (piace a Juve, Milan e Inter).

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Perin titolare contro la Lazio

E qui i destini di Di Gregorio e Perin potrebbero incrociarsi, dando vita a una doppia operazione sull’asse Juve-Monza. Scenari da tenere d’occhio nelle prossime settimane, quando il procuratore del numero 36 juventino incontrerà Cristiano Giuntoli. Quanto alla situazione contingente, infine, non è detto che una prova sontuosa di Perin non induca Allegri a confermargli la fiducia anche sabato contro il Milan. Chiariamo: il tecnico non ha nessun dubbio circa le qualità e l’abnegazione di Szczesny.

Anzi, la sua encomiabile disponibilità a voler scendere in campo venerdì sera a Cagliari fresco di operazione al setto nasale e con “l’archetto” di protezione potrebbe essersi rivelata, a posteriori, un vulnus in più per una Juve già poco sintonizzata di suo sull’evento. L’uscita su Luvumbo in occasione del secondo rigore per i sardi, infatti, è parsa condizionata nei tempi e nei modi dalla paura di uno scontro. Sensazioni che Allegri cercherà di mettere a fuoco da domani: stasera tocca a Perin.

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TORINO - Mattia Perin respirerà fino in fondo il profumo di quella che potrebbe finire agli archivi come una delle ultime gare in bianconero della sua carriera: la penultima, nel caso in cui la Juventus si qualifichi alla finale nella quale sarà comunque lui il titolare in ossequio alle gerarchie stabilite in avvio di stagione da Max Allegri.

Szczesny, le idee chiare e la trattativa

A meno che, come vedremo, le condizioni di Szczesny (e quel che hanno direttamente determinato in campo a Cagliari), non inducano il tecnico a rivedere le posizioni nella gara di sabato contro il Milan. In ogni caso, è forte la sensazione che in casa Juventus si sia di fronte a un possibile futuro di “porte girevoli”. Al di là della stringente cronaca, infatti, qualcosa tra i pali bianconeri potrebbe cambiare nella prossima stagione. Cominciamo da Szczesny che ha le idee chiare e intende restare, nonostante la trattativa per il prolungamento del contratto, in scadenza nel 2025 e relativa spalmatura dell’ingaggio (6,5 milioni più bonus), sia ancora tutta da definire. Il prestigio della maglia bianconera e il gradimento familiare per Torino rappresentano condizioni che agevolano la trattativa unite ovviamente al fatto che si stia parlando di un portiere estremamente affidabile e non certo di un ripiego.

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