Antonio Silva, la Juve accelera: la scheda mercato, ecco chi è

Giuntoli preme per arrivare al difensore portoghese: il Benfica a 13 anni, lo psicologo e il primo gol proprio contro i bianconeri
Antonio Silva, la Juve accelera: la scheda mercato, ecco chi è© Marco Canoniero

A Torino si continua a parlare portoghese, una tradizione che dopo Cristiano Ronaldo e Conceicao, la Juve sembra pronta a continuare. "Defensor" si legge sui muri della Continassa, potrebbe essere un messaggio di Thiago Motta a Giuntoli: l'allenatore ha i difensori contati e visti i numerosi impegni non può vivere in questa incertezza. Il nome in cima alla lista è Antonio Silva, come raccontato nelle scorse settimane. E il legame tra la Vecchia Signora e il suo procuratore Jorge Mendes potrebbe aiutare la dirigenza a concretizzare l'affare, anche se in patria si è scatenato il caos: "Vuole la Juve e la Juve vuole lui" - ha detto l'agente qualche settimana fa. Non sembra dello stesso parere l'allenatore dei lusitani Bruno Lage: "Se vogliono i nostri calciatori, devono mettere mano al portafoglio". Il ds deve accelerare e il profilo individuato nel giovane colosso della squadra di Di Maria è l'ideale per tappare le falle bianconere.

Antonio Silva, un talento prematuro

Giocare a 13 anni in un club come il Benfica vuol dire solo una cosa: avere talento e personalità. E questa è la storia di Antonio Silva. Ha iniziato a palleggiare nella sua città Viseu per poi fare le valigie e andare a formarsi nei lusitani quando ancora faceva le scuole medie. Non ha avuto dubbi, ha detto subito di sì alla sua squadra del cuore. Per tranquillizzare la famiglia ha avuto anche la possibilità di confrontarsi con uno psicologo, per abbattere anche la solitudine. Ha dovuto fare un grande passo in un'età in cui si è abituati a giocare alla Playstation. A 16 anni ha firmato il primo contratto da professionista e a 18 anni è diventato subito un pilastro dell'U19. Era il capitano. Poi nel 2022 è arrivato il grande salto con la vittoria da titolare della Youth League. Un trofeo che ha spezzato anche la maledizione dei 100 anni di Bela Guttmann. Un percorso che lo ha consacrato anche con i grandi e non ha più abbandonato il campo.

 

 

 La Juve nel destino: il primo gol e un Mondiale "formativo"

La sua ascesa è stata come un domino, mano mano tutte le pedine sono cadute: dalle giovanili alla prima squadra, fino alla Champions League. E il primo gol in Europa è arrivato proprio contro la Juventus di Allegri nei gironi nel rocambolesco 4-3 che ha messo la parola fine ai sogni di qualificazione dei bianconeri per gli ottavi. Ha ricevuto poi anche la chiamata per il Mondiale in Qatar, il giusto riconoscimento. Ed è stato un torneo formativo, tra alti e bassi. Ha saputo convivere sia con gli elogi sia con le critiche, come fanno i giocatori freddi e maturi. Sono passate tante altre partite e l'esperienza accumulata è stata molta. Ed ora è diventato il profilo perfetto per ridare il sorriso a Thiago Motta.

Antonio Silva nella Juve di Motta? Le soluzioni

Di sicuro ad Antonio Silva non manca la professionalità: sta continuando a giocare senza pensare ad altro e con il Benfica ha conquistato anche la Coppa di Lega nelle scorse ore, da titolare nella finale contro lo Sporting. Tanta fisicità e molta tecnica, quello che richiede il difensore moderno. Con il grave infortunio di Bremer, Thiago Motta ha perso solidità. E ora la domanda sorge spontanea, come andrebbe a rinforzare la retroguardia della Juve qualora la trattativa dovesse andare in porto? Sicuramente garantendo "varietà". L'allenatore bianconero si è dovuto accontentare, non ha potuto modificare lo schieramento della linea a quattro in base agli avversari e avere un giocatore con le caratteristiche del portoghese potrebbe fornire soluzioni in più. "Speriamo in buone notizie durante la settimana" ha detto Giuntoli sul calciomercato. Ora è arrivato il momento delle risposte e la Juve spera di ricervle in portoghese.

A Torino si continua a parlare portoghese, una tradizione che dopo Cristiano Ronaldo e Conceicao, la Juve sembra pronta a continuare. "Defensor" si legge sui muri della Continassa, potrebbe essere un messaggio di Thiago Motta a Giuntoli: l'allenatore ha i difensori contati e visti i numerosi impegni non può vivere in questa incertezza. Il nome in cima alla lista è Antonio Silva, come raccontato nelle scorse settimane. E il legame tra la Vecchia Signora e il suo procuratore Jorge Mendes potrebbe aiutare la dirigenza a concretizzare l'affare, anche se in patria si è scatenato il caos: "Vuole la Juve e la Juve vuole lui" - ha detto l'agente qualche settimana fa. Non sembra dello stesso parere l'allenatore dei lusitani Bruno Lage: "Se vogliono i nostri calciatori, devono mettere mano al portafoglio". Il ds deve accelerare e il profilo individuato nel giovane colosso della squadra di Di Maria è l'ideale per tappare le falle bianconere.

Antonio Silva, un talento prematuro

Giocare a 13 anni in un club come il Benfica vuol dire solo una cosa: avere talento e personalità. E questa è la storia di Antonio Silva. Ha iniziato a palleggiare nella sua città Viseu per poi fare le valigie e andare a formarsi nei lusitani quando ancora faceva le scuole medie. Non ha avuto dubbi, ha detto subito di sì alla sua squadra del cuore. Per tranquillizzare la famiglia ha avuto anche la possibilità di confrontarsi con uno psicologo, per abbattere anche la solitudine. Ha dovuto fare un grande passo in un'età in cui si è abituati a giocare alla Playstation. A 16 anni ha firmato il primo contratto da professionista e a 18 anni è diventato subito un pilastro dell'U19. Era il capitano. Poi nel 2022 è arrivato il grande salto con la vittoria da titolare della Youth League. Un trofeo che ha spezzato anche la maledizione dei 100 anni di Bela Guttmann. Un percorso che lo ha consacrato anche con i grandi e non ha più abbandonato il campo.

 

 

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