© Marco CanonieroTORINO - Sofyan Amrabat, 25 anni, centrocampista marocchino della Fiorentina, è uno dei rinforzi che Ivan Juric avrebbe voluto in estate. Lo ha avuto al Verona e lo ha valorizzato al massimo: il giocatore non ha dimenticato, e in viola non è contento. Gioca poco, Italiano non lo considera indispensabile. C’è da dire che il tecnico sta cercando di coinvolgere nel suo progetto tutti gli elementi della rosa e appena può inserisce anche quelli che vengono meno impiegati; Amrabat, però, tra quelli meno impiegati è quello che gioca meno in assoluto: non è un gioco di parole ma pura realtà. Le sue caratteristiche non si sposano con il credo calcistico del tecnico viola, fatto di fraseggi e tecnica. Amrabat preferisce “ringhiare” in una squadra muscolosa e, guarda caso, il Toro lo è. Per la sfida contro il Verona, nell’ultima di campionato, ha chiesto di non essere convocato per motivi famigliari e la società gli ha concesso il permesso senza problemi. Non è stata una rottura, tutto si è svolto nelle norme, ma resta comunque chiaro il fatto che la Fiorentina può fare a meno di lui.
In caso di cessione a gennaio, si sa quanto Juric lo accoglierebbe con piacere. La scorsa estate Davide Vagnati ci ha provato, ma senza l’ok di Cairo per arrivare alle offerte necessarie. Adesso, però, alla luce di quello che sta succedendo con Italiano, Rocco Commisso potrebbe lasciarlo partire, magari in prestito con diritto di riscatto come predilige il club granata. Attenzione, però: il marocchino è stato convocato in Nazionale per la Coppa d’Africa e, di conseguenza, sarà indisponibile sino a febbraio, il che potrebbe rappresentare un ostacolo per la sua cessione. Probabilmente, però, Juric sarebbe disposto ad aspettarlo, anche se in mezzo - con Pobega, Mandragora, Lukic e Linetty - non ha certe le carenze che ha in zona gol.