TORINO - Qualità: questa la stella polare indicata da Ivan Juric e che Davide Vagnati è chiamato a seguire per orientarsi nel mercato di gennaio, dopo quello estivo nel quale il tecnico come ha più volte dichiarato è stato ben poco ascoltato. Qualità: questa la variabile che deve aumentare di gradazione, nel Toro, per far sì che i granata possano compiere uno scatto in avanti e giocarsela anche contro le grandi del campionato. Quasi sempre il Torino se l’è giocata alla pari, contro le prime della classe, ma a una pari prestazione contro l’avversario di turno non è quasi mai corrisposto un risultato positivo. Al dunque, cioè al momento di concretizzare la mole di gioco prodotta, i granata si sono sovente persi. «Per giocarcela alla pari contro le grandi ci manca ancora qualcosa», diceva infatti Juric dopo l’ennesimo 1-0 subito in stagione, a Milano contro l’Inter. Patendo poco in fase difensiva, ma senza sfruttare le occasioni in quella offensiva. E così, nel girone d’andata, l’unico punto è arrivato in casa contro la Lazio.
Per invertire la rotta, e avvivinare il Toro ai vertici del campionato, va aggiunta alla rosa quella qualità in grado di fare la differenza, al momento di finalizzare. Ecco perché il responsabile dell’area tecnica Vagnati si sta concentrando su elementi dai piedi buoni, capaci di decidere le partite con una giocata risolutiva. In tal senso va inquadrata la pista che potrà condurre Fabian Rieder in granata. Qui si parla di un centrocampista centrale capace anche di agire in posizione più avanzata. Il giocatore dello Young Boys, comunque, arriverebbe per prendere il posto di Rincon - passato alla Samp - e di Baselli che è molto vicino al Cagliari. Il classe 2002 andrebbe cioè a integrare il reparto che poggia su Lukic, Pobega e Mandragora.