Juric sogna dieci rinforzi: ora cerca facce da Toro

Il tecnico prova a gettare le basi tattiche e fisiche di una squadra col poco che ha: piazzamenti e schemi per esterni e difensori, forza fisica per i mediani
JURIC (All.) 7 - Torna a Verona e si porta a casa una vittoria che avvicina il nono posto, ma che è soprattutto un messaggio per il futuro: seguendo il suo condottiero, il Torino può alzare l’asticella delle ambizioni.© Getty Images

TORINO - Almeno dieci acquisti: sono quelli che Ivan Juric ha chiesto per rinforzare il suo Torino per provare a raggiungere l’obiettivo della qualificazione a una coppa europea. Per adesso sono arrivati i soli Bayeye, a titolo definitivo dal Catanzaro, e Radonjic dall’Olympique Marsiglia in prestito con obbligo di riscatto (2 milioni). Ma guardiamo in positivo e auspichiamo che dopo la cessione di Bremer arriveranno i denari per prendere qualche rinforzo d’un certo spessore. Anche Juric lo ha capito. Deve aspettare e lavorare. In Austria: da oggi a Bad Leonfelden, poi il 22 il trasferimento a Waidring - con deviazione il 30 a Nizza per l’amichevole contro i francesi - prima del rientro a Torino. Qualcosa di buono, anche se la rosa attuale e larga di giocatori ma striminzita di qualità, si può già fare. Provare e riprovare la difesa e gli esterni. In difesa il tecnico ha giocatori che lo scorso anno si sono comportati bene e hanno meritato la riconferma. Nella difesa a tre, per esempio, si possono provare Djidji, Zima e Rodriguez. Oppure Izzo al posto di Djidji e Buongiorno al posto di Zima. Tra questi ci sono molti “intercambiabili” che possono stare sia sulla destra sia in mezzo.

Togliamoci dalla testa che arriverà uno come Bremer che è stato nominato miglior centrale del campionato scorso: cominciare con gli elementi che ci sono non sarà intanto tempo perso. E Juric questo lo sa. Anche perché da loro si aspetta tanta spinta offensiva. Con lui, tra l’altro, sono migliorati tutti. E poi si può arare le fasce esterne con tranquillità. Ci sono Singo e Vojvoda spesso (quasi sempre) titolari nella passata stagione con le alternative Ola Aina e Bayeye. Anche qui non c’è tempo da perdere perché il materiale non manca. Difesa e corsie esterne ai lavori forzati secondo il piano del tecnico e dei suoi collaboratori. Perché dovranno essere proprio loro ad evitare la figuraccia contro l’Eintracht (gara in programma venerdì). Subito un grande appuntamento per un motivo molto semplice. I granata dovevano partire per l’Austria prima e il rinvio di una settimana ha complicato un po’ i piani. Prima dei tedeschi, infatti, dovevano esserci squadre più morbide e magari qualche giocatore in più. I problemi arrivano dalla cintola in su. Considerando che Linetty andrà via, tra i titolari ci sono solo Lukic e Ricci.

Stesso discorso per la trequarti dove al momento ci sono poche alternative. Juric inserirà Radonjic e valuterà Seck e gli eventuali progressi di Millico alle spalle di Sanabria e Pellegri. Dal centrocampo in avanti, in attesa di rinforzi, l’allenatore si concentrerà soprattutto sulla forza fisica mentre per la difesa e gli esterni si lavorerà anche sugli schemi e i posizionamenti. Di Sarno, poi, stimatissimo da Juric, si prenderà cura dei portieri. L’impressione è che alla fine potranno restare Berisha, Milinkovic-Savic e Gemello, se non sarà trovata squadra al serbo. Se poi, con il passare dei giorni, non arriveranno rinforzi non garantiamo la quiete dell’allenatore e del suo staff. Anche perché tra poco più di un mese comincerà il campionato e per forza di cose non ci sarà il tempo di inserire i nuovi in un sistema di gioco complesso (ma bello da vedere) come quello di Juric. Per ora nessuna polemica. Tutti zitti. Tutti in Austria: là si vedrà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...