Toro, Zaza sempre più separato in casa: è lui la priorità in uscita

Il centravanti ex Juve, solo 205 minuti nell’ultima stagione, non ha spazio neanche con Pellegri e Sanabria ko: Vagnati e Juric non fanno sconti
Toro, Zaza sempre più separato in casa: è lui la priorità in uscita© sportinfoto

La cessione di Bremer servirà almeno per accendere il mercato in entrata. Se lo augura soprattutto Ivan Juric, che anche in ritiro continua a fare di necessità virtù in base ai (pochi) uomini a disposizione per sviluppare la sua proposta di gioco. Nella lista dei cedibili il brasiliano è entrato dopo una stagione che lo ha premiato quale miglior difensore del campionato italiano, non ci si è infilato da tempo e senza trovare soluzioni in uscita. Anzi sappiamo bene come anche l’Inter l’avrebbe preso ben volentieri. Altri calciatori, invece, frequentano da tempo il reparto “vendesi”, ma pure stavolta la difficoltà a trovare loro una sistemazione rischia per lo meno di protrarsi fino agli ultimi giorni di mercato. In primis Simone Zaza, da tempo fuori dai programmi della società e di Juric. L’attaccante lucano ha raccolto solo 205 minuti nell’ultima stagione, vedendo il campo per l’ultima volta nei 10 minuti che il tecnico gli ha concesso contro il Cagliari il 18 marzo.

Da allora, qualche panchina e una serie di esclusioni. In ritiro Zaza vive da separato in casa, e la scelta di Juric di non schierarlo l’altro ieri nell’amichevole contro il Mlada Boleslav - nonostante le assenze di Sanabria e Pellegri, entrambi indisponibili - eleva a certezza l’impressione che si ha da mesi. L’arduo compito di trovargli una squadra spetterà al direttore tecnico Davide Vagnati, anche se fino a questo momento le pretendenti latitano. Il suo contratto scadrà a giugno 2023, motivo per il quale la rescissione consensuale del rapporto non è da escludere, anche alla luce dello stipendio del giocatore (2 milioni di euro netti che diventano 4 al lordo). Sul punto, bisognerebbe comunque trovare una soluzione che non scontenti nè Zaza nè la società. Il Torino sarebbe anche disposto a cederlo a titolo gratuito, ma non vuole perderci, cioè non vuole contribuire a pagargli l’ingaggio. Le opzioni per il centravanti, restio ad accettare la Serie B, sarebbero essenzialmente due: la A, se qualche società di medio-basso livello decidesse di bussare alla porta di Cairo anche a fine mercato, e l’estero.

In Spagna Zaza ha vissuto una stagione e mezza interessante con il Valencia - da gennaio 2016 ad agosto 2018, 19 gol in 59 presenze - e nelle ultime settimane è stato sondato da Rayo Vallecano ed Espanyol. Sfumato, invece, l’interessamento del Maiorca che nelle ultime ore ha cconfermato Muriqi acquistandolo dalla Lazio. Il nome del centravanti classe 1991 non è il solo nella lista degli esuberi. Ci sono anche Simone Verdi, su cui la Salernitana gioca al ribasso perché consapevole di avere il tempo dalla propria parte, e Vincenzo Millico, in odore di rescissione. In prestito dovrebbero partire Simone Edera (ristabilito dopo l’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori quasi un anno) e Jacopo Segre, in cerca di minuti per proseguire nel percorso di crescita. Destino simile per Demba Seck, ma solo se il Torino dovesse acquistare altri tre trequartisti. A giudicare dai ritmi del mercato in entrata, il condizionale è più che necessario.

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