Calciomercato Toro, si accende il doppio affare Ilic-Hien

Già oggi nuove trattative. Il centrocampista è un pupillo di Juric e spinge per lasciare il Verona. Ma su di lui c’è anche l’Atalanta
Calciomercato Toro, si accende il doppio affare Ilic-Hien

TORINO - Come volevasi dimostrare: dopo Hien, Vagnati si è gettato all’assalto anche di Ilic e già prima che cominciasse la partita(ccia) di ieri aveva aperto una breccia enorme a Verona su entrambi i fronti. Lo si scriveva qualche giorno fa, quando rivelammo i sondaggi dell’Inter e di altre big straniere per Schuurs, allegando alle notizie emerse sul 24enne difensore svedese anche le indiscrezioni sul possibile allargamento della trattativa al 21enne centrocampista serbo. E così è stato: tanto è vero che, a ieri sera, il Torino era già chiaramente in pole per mettere le mani su entrambi. Con codesto piano: destinato a trasferirsi immediatamente in granata è Ilic, eclettico e talentuoso centrocampista centrale di piede sinistro (ciò che invoca Juric), a novembre ai Mondiali (una presenza), lanciato dal tecnico ai tempi verocia appuntita di Gyasi e gli sprint di Agudelo, nonché la capacità di Nzola di fare reparto da solo, là davanti (ah, quanto manca al Toro un bomber così!). I granata non sono mai usciti dal labirinto. Nessun vero cambio di ritmo (o di modulo), pochissima fantasia a centrocampo come sulla trequarti. E corsie arate male, malissimo da Singo e Vojvoda. Dopo i faticosissimi 120 minuti contro il Milan di mercoledì in Coppa, Juric ha voluto schierare subito ben 10 titolari di San Siro (unico avvicendamento, il kosovaro per Rodriguez).

Vagnati al lavoro per il mercato

Il gruppo, nesi, suo pupillo acclarato fin dai primi vagiti in Italia (settembre 2020), chiesto ripetutamente a Cairo in questo anno e mezzo; contestualmente, Vagnati sta lavorando per acquistare subito anche il difensore, già trattato in estate, ma lasciandolo al Verona in prestito per portarlo a Torino a luglio. Un’operazione complessiva da 18 milioni, grossomodo, con pagamenti rateizzati. Dopo l’anno di prestito, i veneti avevano riscattato Ilic dal City per 7,5 milioni più bonus, nel ‘21. E lo scorso agosto avevano investito 3,2 milioni (sempre più bonus) per acquistare il difensore, nazionale svedese, dal Djurgarden. A dicembre rifiutarono un’offerta per lui da 5,5 milioni (Espanyol). A 18 milioni si arriva valutando il serbo intorno a 11, 12 milioni e il centrale tra 7 e 6. Il Verona ha bisogno di liquidità e ha aperto alla trattativa: il rischio altissimo di retrocedere ha terremotato il castello gialloblù, tra esoneri in panca e giocatori da rimotivare, con assai minori strumenti sul mercato per difendersi dagli assalti (l’uomo mercato da fine novembre è Sogliano, che sta cercando di realizzare un miracolo con Zaffaroni-Bocchetti). Ilic ha chiesto di essere ceduto e sta spingendo per ricongiungersi con Juric (il tecnico: «Sì, aspetto rinforzi in mediana»). Si di lui però c’è anche l’Atalanta del ds D’Amico: che portò il serbo a Verona (un pericolo per il Torino). Come svelato nei giorni scorsi, l’investimento programmato da Vagnati va letto anche alla luce della possibile cessione di Schuurs in estate all’Inter o a una big straniera (in testa la Premier) per 25, 30 milioni (sondaggi mirati da tempo). Da oggi nuove trattative col Verona: Toro in pole, ma starà a Cairo spingere concretamente il bottone (dei soldi). Non si può escludere che, strada facendo, le due operazioni vengano slegate tra loro. Infine, va segnalata la presenza di un collaboratore dei Giuffrida (agenti di Shomurodov) allo stadio di Torino, ieri: come noto, Vagnati vuole l’uzbeko in prestito con diritto, mentre la Roma pretende l’obbligo a una decina di milioni. Sull’attaccante c’è anche il Real Valladolid.

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