Torino, Vagnati al lavoro: tra riscatti e una squadra da blindare

Ben 12 giocatori sono in prestito con diritto di riscatto (2 in obbligo) o hanno il contratto in scadenza a fine stagione
Torino, Vagnati al lavoro: tra riscatti e una squadra da blindare© /Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO - «La situazione è difficile e grave, in rosa ci sono tanti giocatori in scadenza e altri dovranno essere riscattati, ma il presidente mi sembra abbia voglia di crescere e la situazione potrà essere gestita bene»: così parlava Juric una ventina di giorni fa. Riferendosi, di fatto, a una squadra granata in questo momento in bilico. Ipotizzando un 4-3-3 (che mai il croato varerà, ma che è modulo utilizzato da molti allenatori), si confeziona questo Toro: Gemello; Lazaro, Djidji, Gravillon, Aina; Adopo, Vieira, Ilic; Miranchuk, Vlasic, Radonjic (Karamoh). Il primo segnale non è stato esattamente positivo, e Juric in più occasioni, ultima delle quali a Milano dopo la sconfitta arrivata per mano, meglio per testa di Giroud l’ha rimarcato: «Perdere Lukic è un problema», ha masticato amarissimo il tecnico croato. Poi delegittimando un gruppo («Siamo una squadra piccola... ci manca qualità nei centrocampisti, nei trequartisti e nei quinti...») che invece adesso va protetto. A mercato aperto è doveroso battere i pugni, che ora vanno aperti prendendo per mano i giocatori che sono a disposizione. Poi, in estate, l’allenatore potrà fare le sue valutazioni, nel caso scegliendo di interrompere un rapporto che avrebbe naturale scadenza nel 2024. «Il rinnovo è pronto, Juric quando vuole può firmarlo», ha intanto dichiarato Cairo. Ottimo, non fosse che l’automatismo non esiste e il presidente lo sa benissimo. Il prolungamento di contratto passa dalle azioni che Vagnati, su input di Cairo stesso, sarà in grado di concretizzare da qui a luglio. Non è che Juric fin qui non abbia firmato perché non gli è arrivata la proposta, non ha firmato perché prima vuole valutare quali giocatori saranno riscattati, a quali giocatori in scadenza sarà rinnovato il contratto. Questo è il punto, e di questo sono tutti perfettamente consapevoli: Cairo, Juric e Vagnati. Il resto sono uscite dialettiche - di Cairo, Juric o Vagnati - utili a fuggire dalle responsabilità se tra qualche mese si dovesse arrivare alla separazione. Nel mezzo ci sono i tifosi che, come al solito, devono sorbirsi lo stucchevole teatrino.

La situazione dei contratti

Tornando ai contratti il problema non sussiste guardando a Ilic e Radonjic: entrambi sono arrivati in prestito con obbligo di riscatto. Il centrocampista - come precisato dallo stesso patron - costerà 17 milioni, l’attaccante esterno 2. Il quadro si complica guardando ad altre situazioni. Una, spinosa, riguarda Adopo. Il francese, acquistato per 150 mila euro dall’allora direttore sportivo granata Bava, a luglio sarebbe svincolato, in tale stato di cose. Il margine per trattare il rinnovo c’è, ma i segnali in questo momento non sono particolarmente positivi. Tra gli altri ci sono poi in scadenza Aina (pagato più di 10 milioni) e Djidji, nel Torino passato da essere uno scarto che il club tentò di scaricare al Crotone, a punto fermo della difesa di Juric. Parlando di riscatti, i più onerosi riguardano Miranchuk e Vlasic. Il cartellino del russo può essere rilevato per 12 milioni di euro, quello del croato per 15Eventuali sconti sul prezzo pattuito vanno concordati con l’Atalanta e con il West Ham. Il totale fa 27: non pochi, ma in linea con il valore dei due giocatori. Anzi, per quanto Vlasic dopo il Mondiale non abbia mantenuto un rendimento in linea con quello, ottimo, che ne ha preceduto la partenza per il Qatar, in molti tra gli addetti ai lavori hanno ipotizzato cifre superiori, nella valutazione del croato. C’è così un  che si sta giocando l’Europa in campo, e uno che si gioca il futuro nelle trattative di mercato. Il “primo” rimane per adesso al 7° posto, raggiunto a quota 30 punti da un’Udinese che però è in svantaggio negli scontri diretti avendoli persi entrambi. Alle spalle la pressione è però notevole: Bologna, Monza e soprattutto Juve sono distaccate di appena una lunghezza. Il “secondo” ha 12 giocatori in bilico: non tutti sono necessari, ma alcuni sì. Anche dalla loro permanenza dipenderà la decisione di Juric. Il contratto è pronto, ma perché possa essere firmato servono tanti passaggi. Opposti alla decisione presa in riferimento a Lukic.

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