TORINO - Juric ha dato il suo assenso alla doppia operazione destinata a completare il discorso per i trequartisti. Tendenzialmente per i due titolari, che dovrebbero essere Messias a destra e Vlasic a sinistra con Karamoh e Radonjic quali alternative. Sul croato non c’è dubbio alcuno: i due spalatini, cioè il tecnico e l’attaccante, si sono lasciati a fine stagione con un saluto che aveva il tono dell’arrivederci. Vlasic ha fatto rientro al West Ham, ma per un passaggio temporaneo a Londra prima di ritrovare il Torino. La volontà è risaputa ed è a doppio binario: Vlasic vuole reindossare la maglia granata quanto il club è deciso a riportarlo alla base. È infatti difficile, sul mercato, reperire un esterno offensivo con le sue caratteristiche. Tecnicamente è forte, ma come lui, da questo punto di vista e a pari costi, se ne trovano altri di ugual valore. Ciò che è peculiare nel giocatore è la tenuta fisica - figlia della graniticità mentale - che gli è valsa l’appellativo di pitbull. L’autore di 5 gol e 8 assist complessivi non ha mai mollato di un passo, nel Toro.
Juric vuole il ritorno di Vlasic
Almeno finché ai costanti impegni in granata non ha aggiunto le 6 presenze al Mondiale. Di ritorno dal quale ha vissuto un comprensibile periodo di appannamento. La bilancia dei valori espressi è comunque rimasta in positivo. Motivo per cui nell’incontro successivo alla gara contro l’Inter, l’ultima del passato campionato, tra le priorità Juric ha espresso il ritorno di Vlasic. Vagnati si è attivato per il suo pronto ritorno, per ora rimbalzando sulla richiesta da 13 milioni formulata dal West Ham. Che, in pratica, chiede al Toro la stessa cifra fissata per il diritto di riscatto. A suo tempo lasciato cadere dal dt. Vlasic sarà aspettato fino all’ultimo secondo del mercato, con Juric che auspica caldamente non si ripeta il caso Praet: pure il belga fu atteso fino al gong, ma in definitiva il Leicester non lo cedette.