Vlasic, il Torino alza l'offerta al West Ham

La proposta per stanare i londinesi: sale la cifra e spuntano i bonus

Com’era facile immaginare, Davide Vagnati non lascerà cadere l’assist infine ricevuto dal West Ham, dopo settimane e settimane di contrapposizioni e silenzi. Siamo entrati nella settimana del rilancio. Il dt granata vuole riuscire a stanare i londinesi, innanzi tutto. D’altra parte in questi due mesi scarsi trascorsi da quando il Torino ha fatto scadere il diritto di riscatto da 13 milioni (6 giugno), la società inglese non è riuscita a cavare un ragno dal buco, per Nikola Vlasic. Nessuna off erta concreta alternativa, all’altezza delle richieste del West Ham, e la ferma volontà del trequartista croato, ribadita a più riprese, di non voler considerare altre piste sul mercato se non quella granata. Anche la dura presa di posizione pro Toro mandata in scena dal pitbull di Ivan Juric una settimana fa, dapprima con il dt degli inglesi Tim Steidten e poi con il tecnico David Moyes, ha avuto il suo peso: «Sono stufo, non ne posso più... Voglio tornare a giocare a Torino... Il club italiano vi ha anche già presentato un’off erta importante... qui a Londra sono considerato soltanto un ripiego, un esubero... Trattare con il Toro sarebbe la scelta migliore anche per voi». E via dicendo, in un crescendo di pressioni. Poi, a seguire, sono andati in onda nuovi dialoghi tra Steidten e David Sullivan, il patron di riferimento dei londinesi, singolare personaggio, un tempo editore di tabloid, poi produttore cinematografico nel settore della pornografia, quindi investitore seriale nel mondo dell’equitazione e nelle corse di cavalli, da 13 anni comproprietario del West Ham insieme con l’altro imprenditore David Gold. «Sentiamo cosa hanno da dire di nuovo questi italiani», ha in sostanza detto Sullivan al suo dt. Gli ha liberato le mani, invitandolo a rimettersi in contatto con il Torino per verificare l’effettiva disponibilità economica dei vertici del club granata, la loro volontà di migliorare quell’ultima offerta di inizio giugno (9 milioni secchi senza bonus) con la presentazione di una nuova proposta riveduta e corretta verso l’alto. Quanto raccontavamo ieri su queste colonne.

Vlasic-West Ham, la situazione oggi

Fatti che producono consequenzialmente la puntata oggi, cercando di seguire i rimbalzi, questo ping pong ripreso tra Londra e Torino (pardon, Milano: con Davide Vagnati di stanza alla Cairo Communication). Il dt granata non può che prendere la palla al balzo, in questi giorni. La potenziale apertura del West Ham era esattamente ciò che si augurava: un canale dialettico ripulito da discussioni ormai vecchie, morte e sepolte. Il terreno fertile per spedire in questi giorni a Steidten una email ufficiale, con riportata la nuova offerta. E si parla già di una decina di milioni appoggiati sul piatto, con la disponibilità a valutare anche l’entità di alcuni bonus, tendenzialmente più difficili che facili. Un modo quantomeno utile nei piani granata per provare a stanare finalmente gli inglesi, riportarli al tavolo delle trattative, avviare un tiraemolla necessario per sperare di trovare un’intesa: a metà strada, presumibilmente? Sarà fondamentale comprendere che cosa risponderà Sullivan, il giorno in cui il suo dt gli riassumerà l’off erta arrivata da Torino. Due gli scenari in ballo, al bivio delle scelte: 1) il quadro peggiore: offerta ritenuta ancora una volta troppo bassa dai londinesi, tanti saluti e non se ne parla più; 2) la migliore: offerta non ancora adeguata, ma a questo punto vale la pena trattare e armarsi di santa pazienza per spillare a Cairo qualche milione in più e risolvere una volta per tutte la grana Vlasic. Vedremo, mentre l’altro trequartista seguito dal Torino, il milanista Messias, sta trattando da giorni con il Besiktas. Mentre Pereyra, ex Udinese, svincolato, continua a ballare sullo sfondo. E mentre Praet, retrocesso col Leicester, resta un paracadute da fine agosto.

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