Torino, Barrow caldo. Idea Origi, per Boadu lotta col Bologna

Granata e rossoblù sono sull’attaccante del Monaco, ma Vagnati potrebbe lasciare campo libero per rendere più semplice l’assalto al gambiano, che resta la prima scelta
Torino, Barrow caldo. Idea Origi, per Boadu lotta col Bologna© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Un attaccante che sappia agire in posizione centrale come in appoggio al riferimento centrale: si resta lì, guardando al mercato del Toro per il reparto offensivo. L’arrivo di un trequartista puro assieme a quello di un bomber efficace sarebbe auspicabile, alla luce di un avvio di stagione deludente in particolar modo guardando alla produzione in zona gol. Tuttavia l’idea prevalente a vari livelli, tra i granata, porta al reperimento di un giocatore che porti con sé la sintesi tra le sue esigenze: un po’ centravanti, un po’ esterno d’attacco.

Questo perché lo stesso Juric - che pure non perde occasione per evocare la fantasia di Miranchuk - risulta convinto a tessere la tela attorno alla punta con il materiale attualmente a disposizione. E in effetti togliendo Seck dal mercato il reparto è numericamente completo, dal momento che oltre al senegalese il tecnico croato può contare su Vlasic, Karamoh e Radonjic. In aggiunta, in caso di necessità, sulla trequarti potrebbe essere alzato Tameze, preso dal Verona principalmente quale prima alternativa a Ricci e Ilic.

Mercato Torino, la situazione in attacco

Non sarebbe comunque stato Miranchuk, l’eventuale fantasista da restituire a Juric: il russo dell’Atalanta non ha superato la visita medica di idoneità all’attività agonistica con i nerazzurri. Numericamente il Toro sarebbe a posto anche guardando alle punte centrali: il modulo prevede un solo centravanti e in rosa ce ne sono due, Sanabria e Pellegri. Di quest’ultimo va però monitorata la tenuta fisica sul lungo periodo, mentre Sanabria si è fermato a San Siro per un guaio muscolare alla coscia destra (non dovrebbe trattarsi di nulla di particolarmente grave: oggi la diagnosi, dopo i primi accertamenti non definitivi di ieri). Sanabria magari tornerà anche già contro il Genoa, però è legittimo chiedersi, alla luce del primo impatto con la stagione, se in questo campionato si rivedrà il paraguaiano versione stoccatore del girone di ritorno, o se in Tonny riemergeranno i limiti del finalizzatore che lo avevano penalizzato in precedenza.

Torino, occhi su Origi

Non è facile, per Vagnati, muoversi cercando di reperire un giocatore sia prolifico che dall’assist facile avendo poche risorse da investire. Il dt ha provato a bussare alla porta del Milan per Origi: il belga sa muoversi in entrambe le posizioni, ma nella sua prima stagione italiana non ha certo brillato, in quanto a reti segnate (appena 2 in 27 presenze). Se la società deciderà comunque di scommettere su Origi - fuori dai piani del Milan - dovrebbe trovare una quadra con i rossoneri per quanto riguarda l’ingaggio: l’ex del Liverpool ha un contratto fino al 2026 a 4 milioni netti, mentre il tetto fissato dal Toro è sceso sotto i 2. Implicito, servirebbe un corposo contributo all’ingaggio da parte del Milan. Resta il fatto che Origi - ambito anche da Burnley e Udinese - si aggiunge alla lista dei papabili per rimpolpare l’attacco granata.

Torino anche su Barrow e Boadu

Lista che comprende sempre pure Barrow del Bologna e Boadu del Monaco. Il discorso relativo al gambiano rimane semplice, che non vuol dire di facile soluzione. A meno che il rossoblù punti i piedi per andare a essere ricoperto d’oro in Arabia Saudita, avrà nel Torino la probabile soluzione. Il rapporto con Thiago Motta si è ammorbidito, ma rimane piuttosto teso. Da «è un giocatore che ha qualità, ma è bene che vada a dimostrarle altrove», il tecnico è passato a un più diplomatico, ma ugualmente freddo «sta bene, ma non se l’è sentita di allenarsi col gruppo, vedremo che succederà la prossima settimana» dettato venerdì. La separazione, insomma, resta assai probabile. Tuttavia, perché il passaggio si concretizzi, il Toro dovrà rendersi disponibile ad acquisire definitivamente il cartellino del giocatore. Servono 8 milioni, nel caso erogabili al termine della prossima stagione attraverso la sottoscrizione, entro il 1° settembre, di un prestito con obbligo di riscatto. Vagnati - ma non sarà facile - spera ancora di strappare un prestito con diritto approfittando dello strappo determinatosi tra l’ex azzurro e il suo attaccante. Più oneroso sarebbe chiudere l’affare con il Monaco per Boadu: sul piatto vanno messi 12 milioni, che anche lo stesso Bologna e la Salernitana potrebbero sborsare ai monegaschi.

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