Vojvoda, paracadute 2025. Così il Torino si è cautelato

La società granata ha un diritto unilaterale di prolungamento   oltre la scadenza del giugno 2024

Ancora-ancora a gennaio, a metà campionato: in fondo non è mai semplice procedere a una cessione durante la sessione di mercato invernale, laddove in ballo vi sia un giocatore utile alla causa. Ma nei mesi scorsi, lo ammettiamo, una partenza di Mergim Vojvoda era data abbastanza per scontato.

Invece il kosovaro è ancora qua, in granata, ed è persino reduce da tre presenze da titolare in campionato, 270 minuti giocati su 270. Più i 90 in Coppa Italia contro la Feralpisalò, quando oltretutto segnò la rete dell’1 a 1, prima di servire a Ilic l’assist del gol vittoria. Proprio Mergim, che per ragioni svariate era stato messo sul mercato dapprima a gennaio e poi di nuovo tra luglio e agosto. Si erano anche palesate piste estere potenzialmente interessanti... dapprima lo Standard Liegi, sua ex squadra... poi la Turchia, dalle parti del Fenerbahce.

Vojvoda, offerte non all'altezza

Ma le offerte economiche non erano state giudicate all’altezza dal Torino. E non avevano favorito la compravendita le difficoltà a realizzare scambi. Si aggiungano le uscite di scena di Aina e Singo, strada facendo, senza neanche dover evocare un altro esterno come Bayeye. Nonché l’ingaggio abbastanza postdatato di Lazaro, non a caso finora mai titolare (appena 39 minuti complessivi in due spezzoni). E a maggior ragione quello di Soppy, nella coda di agosto. Insomma, da terzino in vetrina, lucidato per una possibile cessione, Vojvoda è diventato nel giro di alcune settimane un protagonista indispensabile, per puntellare una delle due fasce (e anche il fatto che possa agire tanto a sinistra quanto a destra lo aiuta). E così Mergim è ancora qui, sempre qui. Ed è ancora da vedere che Lazaro, sulla sinistra, gli freghi il posto già lunedì a Salerno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Torino si tutela

Per quanto riguarda il futuro del nazionale kosovaro, sabato scorso avversario dello svizzero Rodriguez (2 a 2) giocando sulla fascia destra, va detto che il Torino si è già cautelato sotto il profilo patrimoniale, evitando, cioè, il rischio di perderlo a parametro zero tra meno di 12 mesi.

Formalmente, infatti, il contratto del terzino scadrà il prossimo 30 giugno. Ma il club granata vanta un diritto unilaterale di prolungamento per un ulteriore anno, ovvero sino al 2025. Un gran paracadute, per il Torino (per intenderci, un diritto analogo era già stato utilizzato per Singo un anno fa, propedeutico alla cessione ancora recente al Monaco per 10 milioni; anche per l’attuale secondo portiere Gemello è scattato lo stesso diritto, in attesa che le prossime settimane partoriscano un nuovo contratto più lungo). Morale: sulla carta il Toro non corre il rischio di perdere il 1° luglio Vojvoda a parametro. Il diritto potrà essere “acceso” anche a fine stagione.

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Ancora-ancora a gennaio, a metà campionato: in fondo non è mai semplice procedere a una cessione durante la sessione di mercato invernale, laddove in ballo vi sia un giocatore utile alla causa. Ma nei mesi scorsi, lo ammettiamo, una partenza di Mergim Vojvoda era data abbastanza per scontato.

Invece il kosovaro è ancora qua, in granata, ed è persino reduce da tre presenze da titolare in campionato, 270 minuti giocati su 270. Più i 90 in Coppa Italia contro la Feralpisalò, quando oltretutto segnò la rete dell’1 a 1, prima di servire a Ilic l’assist del gol vittoria. Proprio Mergim, che per ragioni svariate era stato messo sul mercato dapprima a gennaio e poi di nuovo tra luglio e agosto. Si erano anche palesate piste estere potenzialmente interessanti... dapprima lo Standard Liegi, sua ex squadra... poi la Turchia, dalle parti del Fenerbahce.

Vojvoda, offerte non all'altezza

Ma le offerte economiche non erano state giudicate all’altezza dal Torino. E non avevano favorito la compravendita le difficoltà a realizzare scambi. Si aggiungano le uscite di scena di Aina e Singo, strada facendo, senza neanche dover evocare un altro esterno come Bayeye. Nonché l’ingaggio abbastanza postdatato di Lazaro, non a caso finora mai titolare (appena 39 minuti complessivi in due spezzoni). E a maggior ragione quello di Soppy, nella coda di agosto. Insomma, da terzino in vetrina, lucidato per una possibile cessione, Vojvoda è diventato nel giro di alcune settimane un protagonista indispensabile, per puntellare una delle due fasce (e anche il fatto che possa agire tanto a sinistra quanto a destra lo aiuta). E così Mergim è ancora qui, sempre qui. Ed è ancora da vedere che Lazaro, sulla sinistra, gli freghi il posto già lunedì a Salerno.

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