Ancora-ancora a gennaio, a metà campionato: in fondo non è mai semplice procedere a una cessione durante la sessione di mercato invernale, laddove in ballo vi sia un giocatore utile alla causa. Ma nei mesi scorsi, lo ammettiamo, una partenza di Mergim Vojvoda era data abbastanza per scontato.
Invece il kosovaro è ancora qua, in granata, ed è persino reduce da tre presenze da titolare in campionato, 270 minuti giocati su 270. Più i 90 in Coppa Italia contro la Feralpisalò, quando oltretutto segnò la rete dell’1 a 1, prima di servire a Ilic l’assist del gol vittoria. Proprio Mergim, che per ragioni svariate era stato messo sul mercato dapprima a gennaio e poi di nuovo tra luglio e agosto. Si erano anche palesate piste estere potenzialmente interessanti... dapprima lo Standard Liegi, sua ex squadra... poi la Turchia, dalle parti del Fenerbahce.
Vojvoda, offerte non all'altezza
Ma le offerte economiche non erano state giudicate all’altezza dal Torino. E non avevano favorito la compravendita le difficoltà a realizzare scambi. Si aggiungano le uscite di scena di Aina e Singo, strada facendo, senza neanche dover evocare un altro esterno come Bayeye. Nonché l’ingaggio abbastanza postdatato di Lazaro, non a caso finora mai titolare (appena 39 minuti complessivi in due spezzoni). E a maggior ragione quello di Soppy, nella coda di agosto. Insomma, da terzino in vetrina, lucidato per una possibile cessione, Vojvoda è diventato nel giro di alcune settimane un protagonista indispensabile, per puntellare una delle due fasce (e anche il fatto che possa agire tanto a sinistra quanto a destra lo aiuta). E così Mergim è ancora qui, sempre qui. Ed è ancora da vedere che Lazaro, sulla sinistra, gli freghi il posto già lunedì a Salerno.