Era stato lui il primo a minimizzare: «In una settimana, massimo dieci giorni torno in campo» ed è stato di parola, al punto che venerdì aveva chiesto ad Allegri di poter giocare, almeno uno scorcio di partita contro il Milan. Il tecnico ha opposto un categorico no, rischiare in una partita virtualmente inutile sarebbe stata un’imprudenza imperdonabile. Domani i rischi saranno inferiori (quattro giorni possono fare la differenza in questi casi) e comunque sembrano essere molto ben calcolati da tutto lo staff e da CR7 in prima persona. Nessuno conosce il suo corpo come lo conosce lui che lo ha costruito con rigorosa maniacalità e lo ha smepre gestito con la più feroce disciplina. E lui ha detto senza giri di parole: «Fidatemi di me».
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