Juventus, per l’Europa League sfida al Maccabi Haifa: la situazione

Ai bianconeri resta l’opzione della seconda Coppa. Testa a testa con gli israeliani: c’è il 3° posto del girone in ballo. Il vantaggio della differenza reti. Decisivo l’ultimo turno di mercoledì prossimo
Juventus, per l’Europa League sfida al Maccabi Haifa: la situazione© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Come sono lontane quelle serene nottate di Champions League, quando l’autunno è ormai in procinto di lasciar spazio all’inverno. Se nelle ultime stagione gli scontri diretti in primavera avevano riservato ben poche soddisfazioni alla Juventus, infatti, nella fase a gironi la musica era stata ben differente. Almeno fino a quest’anno, appunto. Dodici mesi fa, per esempio, il rotondo 4-2 inflitto allo Zenit San Pietroburgo allo Stadium nel quarto turno aveva assicurato il pass agli ottavi con ben 180’ d’anticipo. E così l’anno primo con il 2-1 sul Ferencvaros. E così quello prima ancora con l’1-2 esterno in casa della Lokomotiv Mosca. Questa volta per il verdetto è stato necessario attendere la quinta giornata, ma soprattutto il tenore è stato diametralmente opposto: bianconeri battuti a Lisbona dal Benfica e già estromessi dalla competizione. Ma non dal palcoscenico europeo, dato che – a 90’ dalla fine – il gruppo di Allegri condivide il terzo posto e la conseguente possibilità di qualificazione all’Europa League con il Maccabi Haifa.

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Juve in Europa League: il vantaggio della differenza reti

Per dirimere la questione, in bilico tra la “retrocessione” nella seconda manifestazione Uefa e l’addio alle competizioni internazionali, sarà allora decisivo il turno di settimana prossima (in campo mercoledì alle ore 21). Con la Juventus impegnata a Torino contro il Psg (mancherà lo squalificato Danilo) e il Maccabi di scena in casa con il Benfica: chi farà più punti, al cospetto di due avversarie in lotta per il primo posto e dunque entrambe motivate per centrare il bottino pieno, scivolerà in Europa League. A parità di risultato, invece, sarà decisiva la differenza reti complessiva, essendo in parità gli scontri diretti. Un piccolo margine in favore di Bonucci e compagni, attualmente a -3 con gli israeliani invece a -9 dopo le sette reti incassate ieri sera a Parigi. Sarà una triste volata per i bianconeri, in ogni caso.

Da oggi, intanto, scatta la marcia d’avvicinamento alla partita di sabato a Lecce. Alla gara contro i salentini, in programma al Via del Mare con fischio d’inizio alle ore 18, la Juventus domanda almeno la terza vittoria di fila in campionato, dopo le precedenti affermazioni ai danni di Torino ed Empoli che hanno riavvicinato i bianconeri alle zone nobili della classifica.

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TORINO - Come sono lontane quelle serene nottate di Champions League, quando l’autunno è ormai in procinto di lasciar spazio all’inverno. Se nelle ultime stagione gli scontri diretti in primavera avevano riservato ben poche soddisfazioni alla Juventus, infatti, nella fase a gironi la musica era stata ben differente. Almeno fino a quest’anno, appunto. Dodici mesi fa, per esempio, il rotondo 4-2 inflitto allo Zenit San Pietroburgo allo Stadium nel quarto turno aveva assicurato il pass agli ottavi con ben 180’ d’anticipo. E così l’anno primo con il 2-1 sul Ferencvaros. E così quello prima ancora con l’1-2 esterno in casa della Lokomotiv Mosca. Questa volta per il verdetto è stato necessario attendere la quinta giornata, ma soprattutto il tenore è stato diametralmente opposto: bianconeri battuti a Lisbona dal Benfica e già estromessi dalla competizione. Ma non dal palcoscenico europeo, dato che – a 90’ dalla fine – il gruppo di Allegri condivide il terzo posto e la conseguente possibilità di qualificazione all’Europa League con il Maccabi Haifa.

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