Champions Juventus-Psg, Galtier: "Era dura qualificarsi senza Chiesa e Pogba, ma hanno una storia di fierezza"

Così il tecnico dei francesi in conferenza stampa: "I bianconeri, pur essendo già eliminati, possono ancora conquistare l'Europa League"

TORINO - "Ci sono stati dei momenti difficili nella storia di tutte e due le squadre. Non c’è la volontà di dire di battere la Juve perchè è già eliminata, noi dobbiamo scendere in campo e vincere per ottenere il primo posto. La Juve purtroppo non si è qualificata ma noi giochiamo per cercare il primo posto nel girone. Perché la Juventus è stata eliminata? Semplicemente penso che alla Juve sia mancata tutta la rosa a disposizione che è necessaria in questo tipo di gare. L’assenza di un Pogba, di un Chiesa diventa fondamentale. C’è stata una concatenazione di assenze che ha indebolito la Juve tecnicamente ma anche mentalmente. Da inizio stagione la Juventus ha avuto queste assenze: è la ragione principale della mancata qualificazione". Alla vigilia dell'ultimo match della fase a gironi di Champions League, che metterà di fronte all'Allianz Stadium di Torino la Juventus aritmeticamente eliminata dalla competizione e il Paris Saint-Germain, il tecnico dei francesi Christophe Galtier è intervenuto in conferenza stampa.

Galtier su Juventus-Psg

"La qualificazione era un obiettivo obbligatorio per noi. Anche essere capolista era molto importante perché spesso quando ci sono i sorteggi può avere la sua importanza. Questo era un obiettivo sportivo fondamentale: ne abbiamo parlato con i giocatori, tutti siamo concentrati su questo obiettivo. La squadra sa che la partita sarà importante, ma non da questo punto di vista. Non ci concentreremo di meno ovviamente, vogliamo il primo posto per arrivare da capolisti al sorteggio. La Juve, pur essendo stata eliminata, deve qualificarsi all’Europa League e lotterà con le unghie e con i denti. Ha una storia di fierezza e giocherà con questo tenore. Siamo molto motivati anche noi per finire da primi nel girone". 

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Galtier sul trionfo in Champions

"Vincere la Champions? Diciamo che c’è una grande attesa quest’anno in Francia per il Psg, ma anche in Europa. Noi abbiamo una rosa di grandi campioni, abbiamo una grande esperienza. Per il momento il Psg non ha mai vinto questo trofeo così prestigioso. È un trofeo difficile da vincere e a volte le partite sono completamente folli, si rovesciano le situazioni in un attimo. Il Psg può essere vicino a vincerlo, speriamo che questo sia l’anno buono. E’ successo anche altri anni di essere vicini: lo scorso anno lo scenario era incredibile. C’era molta speranza, molta attesa. La direzione sportiva, il club fa del suo meglio per metterci nelle condizioni di vincere. Squilibrio? Nella domanda c’è la risposta. Non vivere con squilibrio, ma il profilo dei nostri giocatori fa sì che ci siano squilibri prima o poi. C’è la voglia di stare sempre all’attacco, essere aggressivi. La reazione alla sconfitta vi farò vedere anche domani c’è voglia di reagire con intensità. In campionato abbiamo concesso troppe opportunità, perdendo troppi scontri. Dobbiamo essere più smaliziati, cercare di fare qualche fallo tattico per concedere una transizione buona per noi".

Galtier sui problemi del Psg

"Troppi gol subiti su calci da fermo? Anche noi abbiamo fatto la stessa constatazione e siamo dispiaciuti e frustrati per questa situazione che si è prodotta nelle ultime due partite, forse per dei posizionamenti non perfetti. Ci vuole spirito di sacrificio che ci è mancato. Soprattutto contro il Troyes, anche col Maccabi Haifa. Ne ho parlato stamattina con i giocatori. Se devo guardare il valore di ogni giocatore, purtroppo perdiamo troppi palloni nel gioco aereo. Forse per un mancanza di concentrazione. Dal nostro primo duello contro la Juventus loro hanno migliorato molto la qualità di passaggi, hanno una grande forza atletica davanti. Domani dovremo lavorare molto sui calci piazzati, non perdere la concentrazione. Kimpembe? Era tornato da poco, quindi nell’ultimo match di Champions ha giocato. Tutto era andato bene, aveva un fastidio al tendine ed è stato riguardato da quel punto di vista. Purtroppo l’infortunio era troppo serio per poter giocare. Non è nulla di allarmante per le prossime partite".

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Sergio Ramos su Messi e Juventus

"Messi? Meglio come amico, da nemico è un brutto cliente... Lionel è fantastico, siamo tutti dei professionisti. Sono passati gli anni ma non ha smesso di essere al top, è il più grande del mondo ed è un privilegio essere con lui. Lo vedo concentrato per il Mondiale, l'occasione di giocarlo è quella migliore della carriera. Magari non ce l'ha ancora in testa ma lo vedo concentrato sul lavoro. La Juventus? Come calciatore ho sempre pensato alla Juventus come squadra competitiva. La storia lo conferma, parla da sola ma nel calcio non vivi nel passato, devi dimostrare ogni anno. Il calcio sta crescendo, ogni giorno è difficile vincere contro tutte, non è importante. La Juventus ora ha una squadra competitiva, magari ora sta andando male per le tante assenze ma siamo qui per vincere il gruppo".

Sergio Ramos sugli obiettivi con Psg e Spagna

"Per ora penso alla Champions, poi la Nazionale è un'altra cosa. Sono a disposizione per il PSG e per la Nazionale. Ho il sogno di vincere il Mondiale e giocare questa gara in Champions mi aiuterà a tornare al livello tecnico necessario. Poi deciderà Luis Enrique. Lo scorso anno è stato duro, ho avuto lesioni, è stato un anno difficile. Ho avuto anche sfortuna ma alla fine della mia carriera al Real sono stato meglio. Sono cose che succedono a tutti i giocatori ma voglio giocare ancora qualche anno: ci rende felici, quando si ha la fortuna soprattutto di giocare ad alti livelli".

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TORINO - "Ci sono stati dei momenti difficili nella storia di tutte e due le squadre. Non c’è la volontà di dire di battere la Juve perchè è già eliminata, noi dobbiamo scendere in campo e vincere per ottenere il primo posto. La Juve purtroppo non si è qualificata ma noi giochiamo per cercare il primo posto nel girone. Perché la Juventus è stata eliminata? Semplicemente penso che alla Juve sia mancata tutta la rosa a disposizione che è necessaria in questo tipo di gare. L’assenza di un Pogba, di un Chiesa diventa fondamentale. C’è stata una concatenazione di assenze che ha indebolito la Juve tecnicamente ma anche mentalmente. Da inizio stagione la Juventus ha avuto queste assenze: è la ragione principale della mancata qualificazione". Alla vigilia dell'ultimo match della fase a gironi di Champions League, che metterà di fronte all'Allianz Stadium di Torino la Juventus aritmeticamente eliminata dalla competizione e il Paris Saint-Germain, il tecnico dei francesi Christophe Galtier è intervenuto in conferenza stampa.

Galtier su Juventus-Psg

"La qualificazione era un obiettivo obbligatorio per noi. Anche essere capolista era molto importante perché spesso quando ci sono i sorteggi può avere la sua importanza. Questo era un obiettivo sportivo fondamentale: ne abbiamo parlato con i giocatori, tutti siamo concentrati su questo obiettivo. La squadra sa che la partita sarà importante, ma non da questo punto di vista. Non ci concentreremo di meno ovviamente, vogliamo il primo posto per arrivare da capolisti al sorteggio. La Juve, pur essendo stata eliminata, deve qualificarsi all’Europa League e lotterà con le unghie e con i denti. Ha una storia di fierezza e giocherà con questo tenore. Siamo molto motivati anche noi per finire da primi nel girone". 

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